Ci vorrebbe una elezione regionale ogni tre mesi, per far stare l’Umbria sempre in prima pagina. E ci vorrebbe sempre di essere i soli settecentomila a votare. Un governo sperimentale da testare insieme ad una opposizione buggerata che vuole prendere la rincorsa. Tutti ne parlano, tutti la visitano, tutti vorrebbero trasferircisi. Tutti danno pacche sulle spalle e fanno selfie. Tutti promettono grandi cose e tanto cambiamento. Tutti profetizzano sfracelli se vince l’altro.
A farla da padroni nel palcoscenico mediatico sono soprattutto i big nazionali con i fiduciari e poi a seguire i candidati presidenti dei due maggiori schieramenti.
Noi vorremmo tornare a mettere la politica con i piedi per terra. Vogliamo partire dai problemi decisivi del nostro comprensorio e semmai da lì provare a salire. Non molti. Per non confonderci. E abbiamo scelto di confrontarci non con i big nazionali, e nemmeno con i candidati presidenti. Abbiamo scelto di confrontarci con i candidati al consiglio regionale che sono di questa nostra zona. Due non possono partecipare. Gli altri ci saranno tutti. Abbiamo scelto loro perché poi se saranno eletti dovranno essere loro a rappresentare il Trasimeno Pievese a Perugia ed altrove. Abbiamo già sentito qualche obiezione sul numero e sullo schieramento dei presenti. Non abbiamo fatto noi le liste. Nemmeno le agende dei candidati. Ma state tranquilli, sarà un confronto vero. (g.f)