Conferenza stampa di presentazione del Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago, giunto alla sedicesima edizione, che si svolgerà dal 20 agosto al 1° settembre nel nuovo scenario dei giardini della Rocca Medievale. Un’edizione forzatamente ridotta a causa della pandemia che ha reso difficile l’arrivo degli artisti inizialmente invitati e che ha fatto modificare il programma pensato a gennaio e anche modificare il tradizionale “teatro” dei concerti: quest’anno le regole di distanziamento e l’obbligo delle mascherine hanno spostato il festival dalla consueta Sala del Teatro di Palazzo della Corgna ai Giardini del Caffè Pomarancio all’interno della Rocca Medievale, con i concerti che inizieranno alle 18.
«Dopo tante modifiche al programma – ha spiegato la Direttrice Artistica Marzia Crispolti Zacchia – e molti ripensamenti abbiamo confermato il Festival di Musica Classica diminuendo il numero dei concerti, dai consueti 10/12 concerti a 5 con inizio giovedì 20 agosto con l’omaggio a Beethoven del maestro Stefano Ragni, qui in veste di brillante conferenziere, dal titolo “Lo squillo del corno”, accompagnato dal cornista Gabriele Ricci. Ragni spiegherà come il grande compositore tedesco ha utilizzato il corno nelle sue sinfonie. Grazie al Comune di Castiglione del Lago, al sindaco Burico e a tutta l’Amministrazione siamo riusciti a salvare il nostro Festival con proposte nuove e molto interessanti. Doveva essere il Festival del pianoforte ma la difficoltà di trasportare lo strumento all’aperto e l’impossibilità di far arrivare i pianisti dagli Stati Uniti e dalla Russia ci hanno costretto a modificare i nostri programmi».
Alla conferenza stampa di questa mattina hanno partecipato il maestro Stefano Ragni e la vicesindaco del Comune di Castiglione del Lago Andrea Sacco, ente che organizza e che crede fermamente nella rassegna dal 2005 che negli anni, grazie al mecenatismo, alla passione e alla determinazione della marchesa Marzia Crispolti Zacchia, è cresciuta costantemente nel territorio.
Il secondo concerto al Caffè Pomarancio si terrà lunedì 24 con la novità della sfida di violoncello fra i maestri Francesco Bartoletti, fondatore del Trio Paderewski, e Giacomo Grandi.
Il 26 agosto arriva “Il triangolo di Penrose” un originale quartetto composto da Mauro Corna (basso), Claudio Rocchi (tenore), Monica Colonna (soprano) e Guido D’Angelo al pianoforte che proporranno brani di Verdi, Mascagni, Donizetti e Puccini. Il 30 agosto si conferma la trasferta a Villa Nazarena di Pozzuolo con il “Quintetto Four Seasons” che proporrà un programma dedicato allo swing. Per la prima volta a Castiglione, martedì 1° settembre, il “Quartetto Saxophone Steelwind” che hanno preparato un meritato omaggio a Ennio Morricone, a pochi giorni dalla morte, un programma di musica da camera e brani della grande lirica, da loro preparati e trascritti con originali adattamenti.
Andrea Sacco, vicesindaco di Castiglione del Lago, ha sottolineato le difficoltà nel realizzare il Festival: «La scelta di andare all’interno della Rocca, nello splendido scenario dei Giardini del Caffè Pomarancio, se da un lato ci fa perdere la classica Sala del Teatro, da un altro farà scoprire al pubblico del Festival un luogo magico e credo molto adatto alle atmosfere create dai musicisti. Abbiamo un cartellone valido, interessante e vario, con la tradizionale uscita a Pozzuolo a Villa Nazarena che riveste un particolare significato e denota una particolare sensibilità verso le persone in difficoltà. Siamo molto soddisfatti di aver confermato il Festival e ringrazio Marzia Crispolti Zacchia per la passione e la competenza nelle scelte». Al Giardino del Pomarancio i posti saranno distanziati e in piena sicurezza anche con afflusso e deflusso controllato.
Ha concluso la conferenza stampa il maestro Stefano Ragni, protagonista del concerto/conferenza di apertura il 20 agosto: «La Rocca del Leone è un luogo straordinario e magico per eseguire musica. Grazie a Marzia, donna di grande volontà e abnegazione, e grazie al Comune di Castiglione per questa boccata d’ossigeno che è il Festival di Musica Classica: noi musicisti stiamo soffrendo le pene dell’inferno durante questa pandemia con enormi difficoltà economiche e situazioni logistiche deprimenti e lo vediamo anche qui in Umbria quello che sta succedendo con tutte le più grandi manifestazioni».
Redazione GOEC