(AKR). C’è grande attesa per la serata finale della Rassegna Internazionale del Folklore, il tradizionale e atteso appuntamento con la cultura popolare mondiale che ha tagliato l’importante traguardo della quarantesima edizione. La Rassegna, ideata nel 1978 dal Gruppo Folkloristico Agilla e Trasimeno, in collaborazione con il Comune di Castiglione del Lago, è un evento immancabile e tra i più significativi dell’agosto al Trasimeno e, come ogni anno riempie di spettatori il Teatro della Rocca la sera Ferragosto. Quest’anno poi si festeggia anche un’altra ricorrenza: il gruppo Agilla e Trasimeno compie 60 anni, tutti dedicati al ballo tradizionale e al mantenimento dell’antica cultura popolare del Trasimeno.
La prima giornata del 30 luglio ha riscosso un grande successo, con un pubblico particolarmente attento che ha accolto con calore i gruppi provenienti da Kirghizistan, Slovacchia e Colombia. Martedì 15 agosto con inizio alle 21,15, esibizione del gruppo “Zespol Tanca Ludowego Marie Curie Sklodowska” di Lublino in Polonia, del “Ballet Folklòrico del Estado de Hidalgo” di Pachuca in Messico e l’Ensemble “Switanac” di Minsk in Bielorussia. Concluderà la serata il Gruppo Folkloristico “Agilla e Trasimeno” padrone di casa.
Come sempre è alto il livello dei gruppi invitati.
Il gruppo folkloristico polacco dell’Università Marie Curie-Sklodowska di Lublin è stato fondato nel 1953 da monsignor Stanislaw Leszczyński. È il più antico ensemble artistico studentesco dell’UMCS. L’attuale direttore, coreografo e direttore artistico è la signora Lech Leszczyński. L’obiettivo principale del gruppo è quello di sensibilizzare, attraverso il ballo e il canto, alla bellezza della musica, della parola, del movimento e del gesto. Il gruppo è composto da circa 300 persone, divise in 40 formazioni nelle diverse zone del paese. Il gruppo è molto conosciuto in Polonia e si è esibito più di 6500 volte, toccando 65 paesi stranieri in tutti i continenti.
Il Ballet Folklorico del Estado de Hidalgo è stato fondato nel 1976 sotto la direzione del Maestro Álvaro Serrano; si compone di giovani studenti che, attraverso balli e canti, fanno rivivere la cultura e le tradizioni delle varie regioni dello stato di Hidalgo. Colore, armonia, musica, dinamismo dei movimenti e vitalità dei ballerini sono alcune delle caratteristiche che hanno reso il gruppo uno dei massimi esponenti del folklore messicano negli ultimi 40 anni. È stato il primo gruppo dello stato di Hidalgo a calcare, nel 2012, il palcoscenico del “Palazzo Nazionale di Belle Arti”, uno dei più prestigiosi del Messico, riscontrando un grandissimo successo.
Sono giovani gli artisti del gruppo folk “Switanac” che hanno un grande desiderio di apprendere e sperimentare la loro cultura nazionale e lavorano per preservare e diffondere le loro tradizioni. Il gruppo è costituito da studenti, musicisti professionisti e docenti dell’università. L’Ensemble ha partecipato a festival internazionali del folklore in Belgio, Francia, Germania, Polonia, Ucraina, Russia e Gran Bretagna. Il repertorio del gruppo comprende arrangiamenti di canzoni tradizionali bielorusse, balli, musica folk strumentale e inni nazionali.
Il festival negli anni ha acquisito grande fama anche in virtù della formula originale e della sempre elevata qualità degli spettacoli, ritagliandosi il ruolo di principale manifestazione del genere in Umbria e tra le più importanti in Italia: in 40 anni oltre 330 gruppi provenienti da ogni parte del mondo sono giunti a Castiglione del Lago, testimoni del loro territorio e delle rispettive tradizioni. La Rassegna ha fatto incontrare anche gruppi provenienti da paesi in conflitto tra loro, per sottolineare il messaggio di pace attraverso la pratica concreta della cultura dell’amicizia e della comprensione.
«Vogliamo dimostrare ancora una volta – spiega il presidente di Agilla e Trasimeno Giancarlo Carini – come il dialogo e il reciproco riconoscimento siano l’arma migliore per il superamento dei conflitti e delle barriere culturali. Promuovere la comprensione tra i popoli attraverso la conoscenza delle tradizioni di ciascuno e sviluppare l’amicizia tra i giovani nel nome della cultura è il messaggio che si vuole, ancora una volta ribadire, vista la naturale affinità che unisce l’Unione Europea e la Rassegna Internazionale del Folklore: il 2017 è il sessantesimo anniversario anche dei Trattati di Roma che gettarono le basi dell’Unione Europea, nata proprio per garantire la pace, lo sviluppo e l’integrazione nel nostro continente. Quindi non solo uno spettacolo ricco ma anche ispirato al tema dell’Europa e dello slogan “Uniti nella diversità”, all’insegna appunto di un’Europa unita, condivisa, accogliente e per rafforzare ancora una volta i valori di amicizia pace, solidarietà che da sempre la Rassegna Internazionale del Folklore ha fortemente perseguito».