Home Politica Caproni “Panicale immobilismo sui grandi temi”

Caproni “Panicale immobilismo sui grandi temi”

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(Comunicato stampa). L’Amministrazione Comunale di Panicale è giunta ormai alla parte finale del suo mandato, non avendo fin qui prodotto alcun risultato visibile ed utile alla collettività, e ora si appresta a fare qualche piccola operazione di facciata che gli possa consentire fra poco più di un anno di chiedere di nuovo la fiducia ai cittadini. In questo contesto si inquadrano alcune scelte che tendono ad isolare il capoluogo nel suo abbandono a favore di operazioni, ripeto, solo di facciata, su Tavernelle, perché è proprio questa grande frazione che farà, come sempre, la differenza sotto l’aspetto elettorale.

Ed è con questo obiettivo che l’Amministrazione di Panicale, dopo aver spostato l’ufficio vigili urbani, ha fatto un bando per cercare locali dove collocare la biblioteca intercomunale per fare spazio al secondo spostamento, quello dell’ufficio ragioneria. Al bando è pervenuta una proposta per un costo totale di euro 11.000,00 annui che si sarebbero dovuti accollare i due comuni di Panicale e Piegaro visto che la biblioteca è intercomunale. Panicale sta attendendo da lungo tempo la risposta di Piegaro, che non arriva, quindi, nel frattempo, chissà che l’amministrazione panicalese non sia disponibile ad accollarsi l’intero costo dell’operazione? In ogni caso un ulteriore costo inutile per un altrettanto inutile spostamento.

Riteniamo infatti, come ribadito più volte, che Tavernelle necessitava di un consolidamento dei soli uffici che hanno relazioni con il pubblico, visto che è la frazione più popolosa, ma per gli altri si deve aver rispetto della storia e dei costi. Se l’obiettivo poi è quello di spostare l’intera sede comunale a Tavernelle non finirà qui, e altri costi si aggiungeranno visto che di uffici di proprietà non ce ne sono altri, e, se non fosse questo l’obiettivo, non si capisce come mai sono stati spostati i primi due pezzi. Ritengo che la popolazione di Tavernelle e della Valnestore sia in grado di scegliere il futuro amministrativo di questa vallata su ben altri parametri che sul fatto di avere qualche ufficio in più a Tavernelle.

Crediamo infatti che sia giunta l’ora che il Sindaco di Panicale ci faccia capire bene cosa pensa di fare rispetto al completamento della variante Anas, ai problemi di occupazione e sviluppo, a quelli ambientale e alle indagini che sono in corso, alle responsabilità conseguenti, alla concreta possibilità che si voglia fare un inceneritore sulla vecchia centrale Enel di Pietrafitta. In merito a questo ultimo argomento non basta dire non sono d’accordo, occorre che i Sindaci si battano, se necessario contro il loro stesso partito e le istituzioni del loro stesso colore politico, affinché cambino i propri piani e i propri programmi, le enunciazioni servono a poco e di parole, cui non sono seguiti fatti, ne sono state spese troppe in questa vallata. Dal lato del capoluogo invece non si capisce il lungo silenzio dei consiglieri e degli assessori che sono stati eletti in quella parte del territorio e che dovrebbero garantirne la sopravvivenza, sia dal punto di vista residenziale che da quello turistico. Non rispondono alle richieste di incontro del Comitato cui hanno aderito centinaia di cittadini, proprio su questi argomenti e, non rispondono alla gente che gli pone questi problemi. Qualora vengano meno i servizi base essenziali, e siamo su quella strada visto che le scuole sono state indebolite, il comune viene spostato, il Distretto Sanitario è quasi chiuso, ed altre conseguenze saranno imminenti, del capoluogo potremmo farne anche un museo a cielo aperto, ma sarà comunque una città morta. Le conclusioni sono semplici, questa politica non è utile né al Capoluogo, né a Tavernelle, né alla Valnestore, l’auspicio è che il cittadino possa trarne le dovute considerazioni.

Per il gruppo consiliare Uniti per Panicale

Francesca Caproni