Negli ultimi anni un profondo cambiamento ha interessato il modo in cui è erogata l’Assistenza Sanitaria: questo cambiamento è determinato da un approccio alla cura del paziente sempre più rapido e da un efficiente triage per consentire le cure più appropriate.
Dallo scorso mese di maggio è stato avviato anche presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Città di Castello il servizio di risposta immediata H24. Tale sistema era attivo già dal mese di novembre 2016 nel Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo.
Sono stati attivati Sistemi di Diagnostica Rapida “Point of Care Test” (POCT) negli Ospedali di Comunità ed ambulanze 118. A Umbertide, Castiglione del Lago, Assisi, Media Valle del Tevere e presso il Punto di Prima Assistenza di Città della Pieve, dove non è possibile disporre di una attività di Laboratorio H24, sono stati attivati gli strumenti POCT che eseguono esami in urgenza, al di fuori del Laboratorio ma sotto il suo controllo, direttamente al Pronto Soccorso, nelle Pediatrie ed in alcuni Reparti Medici. Tali tecnologie sono fondamentali per rispondere alle urgenze derivate dalle maggiori patologie acute (cardiache, respiratorie, renali, addominali, emorragiche) con il massimo della precisione e della rapidità, entro massimo 5-10 minuti. I POCT palmari sono stati collocati anche a bordo delle Ambulanze 118 per essere direttamente e tempestivamente (in 5/10 minuti) usati al di fuori delle strutture Sanitarie e consentire l’eventuale successivo ricovero presso la Struttura più idonea alla patologia evidenziata (cardiache, respiratorie, renali, emorragiche).
«In questo modo – spiega Andrea Casciari, Direttore Generale della USL Umbria 1 – tutte le richieste di esami in urgenza provenienti dal Pronto Soccorso sia dai Reparti Ospedalieri potranno essere immediatamente eseguite dal personale in servizio con il vantaggio che il risultato sarà disponibile nel minor tempo possibile al fine di permettere al Clinico una diagnosi immediata e/o una immediata decisione terapeutica. Tale organizzazione, è fondamentale nelle situazioni in cui gli esiti delle prestazioni sono indifferibili fino al punto di essere “salvavita”. In questa ottica inoltre, i laboratori sono stati dotati delle più moderne ed efficaci tecniche di Biologia Molecolare anche per la “Diagnosi rapida della Meningite” che entro 45 minuti consentono di identificare il Batterio o il Virus o il Protozoo responsabile dell’infezione con possibilità immediata di avvio delle cure più idonee».
Nell’Area Omogenea di Patologia Clinica sono poi state introdotte innovazioni tecnologiche. Nella evoluzione e riorganizzazione dei Servizi di Diagnostica è stata avviata l’integrazione del Sistema di Medicina Trasfusionale Aziendale (SIT-Spoke) con quello dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Perugia (SIT-Hub) per garantire una attività di gestione delle emergenze del sangue H24: per questo si è avviato un modello di Telemedicina denominato VAR (Validazione a Remoto) che consente ai Medici del Servizio ImmunoTrasfusionale operanti H24 presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia di assegnare direttamente il sangue da trasfondere presso le sedi degli Ospedali dell’Emergenza della USL Umbria 1 con la collaborazione del personale in servizio nei Laboratori di Analisi; negli Ospedali di Comunità rimangono attive le Emoteche la cui scorta è costantemente monitorizzata dallo stesso sistema.
Altra novità riguarda i pazienti sottoposti al controllo della Terapia Anticoagulante Orale (TAO): si è avviata, e verrà conclusa entro l’anno 2017, la diffusione in tutta l’Azienda di questa terapia, anche con la collaborazione delle Farmacie Pubbliche e Private, attraverso la tecnica del prelievo capillare (puntura dal dito) e non più con prelievo venoso; tale tecnica consente di avere il dato analitico entro un minuto: lo stesso dato è trasmesso informaticamente all’Ambulatorio TAO distrettuale di riferimento e la “terapia” inviata, sempre via informatica, direttamente al Cittadino.
Infine l’avvio della “Breast Unit” (attività specialistica multidisciplinare per il trattamento del tumore della mammella) ha determinato un radicale processo, ancora in corso, di aggiornamento delle tecnologie del Servizio Aziendale di Anatomia Patologica con l’acquisizione delle più moderne strumentazioni finalizzate agli esami di ImmunoIstoChimica per la migliore diagnostica Molecolare, non solo del cancro al seno ma, per tutta le patologie neoplastica trattate.
«Questi risultati – sottolinea Casciari – si sono potuti raggiungere grazie ad un notevolissimo impegno di tutto il personale, Medici e Biologi, Tecnici ed Infermieri, al quale va il più caloroso ringraziamento ed augurio di buon lavoro».