Ieri pomeriggio, la pioggia non ha compromesso l’inaugurazione del “Laboratorio di cultura fotografica” che Attilio Maria Navarra ha realizzato a Città della Pieve nei locali dove dagli inizi dell’Ottocento la famiglia Bassini ha gestito uno dei più noti e amati forni della storia cittadina.
Insieme al proprietario promotore dell’iniziativa e ad alcuni suoi ospiti, con Maurizio Galimberti, che è il primo fotografo ad esporre nel Laboratorio con le opere di “Surrealisme Perugino”, c’era tutta la Pieve attiva e rappresentativa , a cominciare dal Comune con il sindaco Scriccciolo, l’assessore Pugliese, i consiglieri comunali Rampi e Meo. C’erano anche i rappresentanti di alcune Associazioni operanti nel settore come la Libera Università e tanta gente che ha voluto scoprire questa nuova nicchia di qualità che il nostro paese ha avuto la ventura di accogliere.
C’era ovviamente anche la famiglia Bassini, rappresentata da Osvaldo e da sua moglie, che in questi mesi hanno fatto da ponte fra la nuova proprietà e la nostra città. Visibilmente commosso Osvaldo ha anche preso la parola per compiacersi del lavoro e per sottolineare come questa nuova vita del forno è la giusta prosecuzione di secoli di lavoro familiare. Avremo modo, in seguito, di tornare a parlare dei programmi e delle opportunità che questa iniziativa intende proporre e che rende disponibili alla comunità pievese. Oggi ci fermiamo alla notizia, a qualche foto ed alla pagina con cui Attilio Maria Navarra, fondatore e direttore del laboratorio di cultura fotografica, presenta questa sua iniziativa.