Al via il 66imo Raduno Nazionale dei Bersaglieri, che si svolge nella settimana tra il 7 e il 13 maggio a San Donà di Piave. Nell’anno conclusivo delle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, la località scelta dal comitato organizzatore per ospitare l’evento che vede protagonista il famoso corpo di fanteria leggera ideato dal generale La Marmora nel 1836, non è certo casuale: quest’anno il raduno non è stato intitolato semplicemente alla città ospitante ma è dedicato all’area del Piave, fiume sacro alla patria e ultimo baluardo difensivo dopo la ritirata di Caporetto. Fu infatti lungo la linea di questo fiume che tra il 1917 e il 1918 si attestò la prima linea dell’esercito italiano che, con immane sacrificio bloccò l’onda d’urto austriaca e scatenò il contrattacco che portò alla vittoria finale del Primo conflitto mondiale.
Tutta la settimana è stata caratterizzata da iniziative culturali, commemorative ed eventi per far conoscere meglio questo corpo di fanteria leggera, riconosciuto per il tradizionale cappello con pennacchio di piume, apprezzato sotto il profilo militare soprattutto per la grande resistenza alla fatica, la mobilità e la precisione al tiro. I bersaglieri, che ricevettero il battesimo di fuoco durante la Prima Guerra d’Indipendenza, sono stati protagonisti nei principali teatri operativi che hanno visto impegnate le forze armate italiane. Celebre il loro intervento nel fronte africano di El Alamein durante la Seconda guerra mondiale, che portò il generale Rommel ad affermare “il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco”.
“Piave 2018”, ricca di conferenze, presentazioni ed eventi, sarà l’occasione per far riscoprire anche ai moltissimi studenti in visita, i valori su cui si fonda la nostra patria.
L’evento clou sarà domenica 13 maggio, quando si svolgerà la tradizionale sfilata lungo i quattro chilometri tra San Donà e Musile, che transiterà sopra il ponte militare sul fiume sacro alla Patria e si concluderà con il celebre arrivo di corsa al suono delle fanfare su Corso Silvio Trentin.
Dei circa ventimila bersaglieri partecipanti, tra effettivi, volontari ed ex combattenti di leva, quest’anno sfilano con la Fanfara bersaglieri in congedo di Torre Alfina, anche due concittadini pievesi: Maurizio Tassino, ex Bersagliere del 182º Reggimento fanteria corazzato “Garibaldi” di Sacile, trombettiere della fanfara, e Mario Massarotti, in attività da tre anni come volontario della fanfara in congedo e da quest’anno facente parte della Fanfara Bersaglieri dell’Umbria.
Alessio Pizziconi