(aun) – “La strategia ‘aree interne’ rappresenta una straordinaria opportunità di crescita e sviluppo del comprensorio orvietano-pievese. Grazie a oltre 12 milioni di euro di risorse pubbliche qui saranno realizzati progetti che sappiano far leva sui punti di forza di questo territorio per superarne debolezze e criticità, contribuendo così a determinare nuovo sviluppo. Questi luoghi, insomma, devono continuare ad essere ‘luoghi di vita’, consentendo a chi qui ci vive di poter guardare al futuro, un futuro di crescita e sviluppo. Ed il progetto che riguarda proprio il ‘sud ovest orvietano’ si innesta in un territorio che non è affatto in ritardo di sviluppo, che ha invece delle grandi potenzialità di crescita che intendiamo supportare proprio grazie a questi investimenti. Ed i risultati saranno importanti non solo per questa area, ma per tutto il sistema economico reginale”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta ad Orvieto, presso la sala del Consiglio comunale, al “forum aree interne-Sud Ovest Orvietano” nel corso del quale è stato illustrato lo stato di avanzamento dei vari progetti che riguardano quest’area, la più estesa tra le “aree interne” di tutta Italia essendo 20 i Comuni che vi sono ricompresi.
All’incontro, oltre alla presidente Marini, hanno partecipato – tra gli altri – il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, capofila dell’”area interna”, Sabrina Lucatelli, Coordinatore nazionale del Comitato tecnico Aree Interne, sindaci ed amministratori dei vari Comuni, Lucio Caporizzi, direttore della programmazione, innovazione e competitività della Regione Umbria, sindaci ed amministratori dei comuni dell’orvietano, rappresentanti delle forze sociali, economiche e del mondo della cultura.
“Questa esperienza – ha aggiunto Marini – ci consentirà di realizzare progetti per la crescita e lo sviluppo in diversi ambiti, da quello turistico che vanta una tradizione antica, a quello agroalimentare, dai beni culturali al grande patrimonio ambientale e paesaggistico, alla mobilità, che potranno poi essere replicati in tutto il territorio regionale. Ed è questo il valore aggiunto di questi progetti”.
Nel corso dell’incontro sono stati quindi illustrati nel dettaglio i vari progetti che compongono la strategia complessiva attraverso cui si intende contrastare il progressivo declino dell’area interna, avviando una inversione di tendenza rispetto ai fenomeni di abbandono e spopolamento che da molti anni stanno mettendo in crisi la struttura sociale e economica del territorio.
Tra i cambiamenti da avviare attraverso la strategia, vi è certamente quello di superare la logica che ha portato il territorio a prediligere soluzioni individuali o quantomeno settoriali, interne cioè a singoli comuni o a specifiche fasce di imprese, sacrificando troppo spesso la visione strategica complessiva. La sfida per avviare il cambiamento, al contrario, si muove in una logica di rete, si basa sull’integrazione tra funzioni e servizi, sulla creazione di presupposti per una nuova imprenditorialità, attrattività e inclusività, basata su valori comuni. Un percorso di innovazione che si fonda sui valori identitari del territorio, studiati da anni anche a livello internazionale, come espressione di un modello di vita sostenibile basato sulla supremazia della città vivibile, della città e della campagna che convivono da secoli, invece di sopraffarsi.
Le risorse finanziarie
Totale € 11.957.923 di cui:
- Legge di stabilità € 3.740.000
- POR FESR 2014-2020 € 1.866.300
- POR FSE 2014-2020 € 1.421.623
- PSR FEASR 2014-2020 € 4.835.000
- Cofinanziamento comunale € 95.000
Area Sud Ovest Orvietano ricomprende i comuni di Città della Pieve, Monteleone di Orvieto, Montegabbione, Parrano, San Venanzo, Ficulle, Fabro, Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio, Orvieto, Porano, Baschi, Montecchio, Guardea, Alviano, Lugnano in Teverina, Attigliano, Giove, Penna in Teverina.