(Comunicato stampa)Purtroppo nei giorni di domenica 2 e 9 settembre 2018 si assisterà alla preapertura della stagione di caccia 2018/2019 per le specie Alzavola-Marzaiola-Germano Reale-Tortora-Colombaccio-Cornacchia grigia-Ghiandaia-Gazza.
Siamo tutti grati al WWF che con un ricorso al TAR ha comunque impedito la caccia di selezione agli ungulati (daino e capriolo), ottenendo in via cautelare la sospensione del Calendario Venatorio con udienza di merito fissata per il 4 dicembre, a seguito della quale saranno note le sorti della caccia in Umbria.
Certo non è facile inibire tale sport per quanto inusuale che sia, fondato sulla cattura e uccisione, spesso barbare, di specie animali.
Troppi gli interessi che si nascondono dietro questa strana “passione”, come definita da alcuni cacciatori, basti pensare al mercato relativo al corredo e all’attrezzatura dei cacciatori, alle armi, ai tesseramenti, al costo del rinnovo licenze, nonché ai voti che la politica della “pro caccia” incassa con norme regionali costruite su misura, per questo incostituzionali.
Noi delle associazioni ambientaliste, nei prossimi giorni, vigileremo ovunque attentamente perché l’ordinanza cautelare incassata dal WWF e le norme in materia vengano rispettate, prodigandoci per l’abrogazione di una legge inutile e dannosa, ritenuta al contrario utile dai più accaniti sostenitori per abbattere animali considerati da sempre pericolosi, quali lupi e cinghiali, quando il problema sarebbe facilmente risolvibile, come ci insegnano le Direttive Comunitarie, investendo finanziamenti, anche regionali, per recinzioni di colture, allevamenti e creando riserve naturali ove il cinghiale e il lupo possano vivere lontano da strane umane, queste sì, pericolose “passioni”.
Gruppo Ecologista Il Riccio
Amici della Terra Club di Orvieto
WWF Umbria