( comunicato stampa) I comuni del Trasimeno e Corciano si costituiscano parte civile nel processo sullo scandalo dei rifiuti in Umbria. A chiederlo sono tutti i consiglieri comunali e i gruppi del Movimento 5 stelle della zona lacustre e del corcianese in una lettera inviata oggi ai rispettivi sindaci.
Dopo mesi di inchieste, l’indagine denominata “Spazzatura d’oro connection”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia in collaborazione con gli uomini dell’ex corpo forestale, è alla fasi finali. Il 4 dicembre è stata fissata l’udienza preliminare.
I reati contestati, si legge nella lettera dei pentastellati, sono: inquinamento ambientale, falso in registri e in atto pubblico, frode in pubbliche forniture e truffa aggravata. Attività illecite che per la procura di Perugia hanno consentito a vario titolo “ingiusti profitti” per milioni di euro da parte di Gesenu, Gest e TSA (Trasimeno Servizi Ambientali), ossia i gestori del servizio rifiuti dell’ATI 2 dell’Umbria. traffico e gestione illecita di rifiuti,
Considerando che i reati economici e ambientali contestati sono gravissimi e tenuto conto che già 2 anni fa i Sindaci del Trasimeno avevano espresso la necessità di costituire i Comuni come parte civile nelle varie sedi giudiziarie, i rappresentanti del Movimento 5 stelle chiedono a gran voce di passare dalle parole ai fatti e di schierarsi dalla parte dei cittadini, dell’ambiente e delle stesse pubbliche amministrazioni, parti offese nel processo
I consiglieri comunali del Movimento 5 stelle e i gruppi Meetup di Castiglione del Lago Città della Pieve Magione Panicale Piegaro Paciano Tuoro sul Trasimeno Passignano sul Trasimeno Corciano