Convocata in mezzo alla campagna per le primarie per l’elezione del segretario regionale e nazionale, la Conferenza programmatica del Pd del Trasimeno, ha creato una vivace discussione sui modi e sui tempi di organizzazione, soprattutto a Castiglione del Lago e una parte del partito l’ha di fatto disertata.
Chi ha partecipato, in una piovosa giornata novembrina, nel prezioso centro storico di Paciano, si è distribuito su tre luoghi diversi e su tre tavoli di discussione diversi, prime delle relazioni finali. I tre temi riguardavano il Lago, l’Umbria, le problematiche nazionali.
Se si dovesse riassumere la sintesi della discussione sui primi due temi, sarebbe abbastanza facile tirare le somme. Il Pd del Trasimeno boccia la Regione dell’Umbria. , o meglio la rimanda all’ultimo scorcio di questa legislatura, nella speranza che combini qualcosa di buono.
Situazione di dissesto delle strade e della viabilità, strategia inadeguata sulle grandi vie di comunicazione e trasporti compresa la fallimentare esperienza dell’Aeroporto di Sant’Egidio, silenzio se non contrarietà sulle fermate dell’Alta Velocità a Chiusi, mancate deleghe sul Lago e politiche restrittive per il Parco, vincoli sull’aeroporto di Castiglione, mancata manutenzione delle sponde ed interventi di largo respiro assenti. Unica zona della regione punita dalle politiche sanitarie ed ospedaliere, e liste di attesa sempre più insostenibili, intasamento del pronto soccorso perugino e mancanza di collegamenti con i servizi toscani confinanti. Politiche sui rifiuti senza scelte e decisioni sulle questioni delle discariche e dei termovalorizzatori sempre rinviate. Economia in recessione da anni e con una accentuata meridionalizzazione, caduta verticale del settore manifatturiero, costo del denaro più alto e media salari più bassa, grande attenzione verso le Marche, nessuna verso la Toscana. Questi alcuni dei concetti espressi negli interventi dei partecipanti. Bastano ed avanzano per capire che aria tira nella base del partito di maggioranza relativa ed alla guida di tutti i Comuni verso Perugia. non è stato semplice per i coordinatori riportare un po’ di equilibrio nella discussione a senso unico.
La parte propositiva ha puntato quindi sulla necessità di un progetto fortemente autonomo con cui misurarsi nelle prossime scadenze elettorali. Il modello e l’idea di riferimento resta quello della Città del Trasimeno, come progetto unitario d’area, come ha ricordato il segretario Batino nelle conclusioni.
Una Unione dei Comuni sempre più operativa e dotata delle risorse necessarie deve essere lo strumento politico e tecnico per confrontarsi con Regione e Provincia, puntando ad essere una cerniera con la vicina Toscana, grazie a politiche di specializzazione nel campo turistico, ambientale e culturale. (g.f)