Home Politica Caproni “Elezioni comunali. Serve un patto per Panicale e la Valnestore”

Caproni “Elezioni comunali. Serve un patto per Panicale e la Valnestore”

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(Riceviamo e pubblichiamo) Siamo ormai vicinissimi al nuovo appuntamento di maggio per il rinnovo dei consigli comunali e, anche a Panicale, si respira aria di campagna elettorale seppure, almeno in apparenza, oggi sembra più sottotono che nel passato, con un clima quasi di rassegnazione, nel quale molti cittadini sperano, questa volta più delle altre, in un vero cambiamento, ma sembrano ormai non crederci più. Infatti la legislatura che si sta per chiudere guidata dal sindaco Cherubini, per la quale molti avevano creduto nella discontinuità promessa, ha deluso più delle precedenti e il Partito Democratico, ancora di maggioranza relativa seppure di misura, forse un po’ anche vittima della tendenza nazionale ma non solo, ha visto a Panicale, ancor più che altrove, il tracollo degli iscritti ma, il 4 marzo scorso ha sancito anche quello dei consensi elettorali. Sembra comunque che questa tendenza abbia portato ad una oligarchia, che ai pochi rimasti a sostenere questa amministrazione dentro il PD non dispiace affatto, perché più facilmente gestibile rispetto alla democrazia in quanto dà più garanzie a chi lavora per sé e non per tutti.

Infatti, più che in ogni altro luogo, in questa piccola comunità le divisioni interne, un clima sempre poco sereno, più rivolto alla lotta alle persone piuttosto che alla più utile discussione sui programmi, ha fortemente penalizzato la politica rivolta al bene comune e al servizio del cittadino e favorito invece quella per pochi prescelti e con un enorme spreco di risorse pubbliche. Per anni il controllo della politica da parte dell’economia, proprio come nei grandi sistemi, ha prodotto un esagerato consumo del territorio, ha consentito attività ad alto impatto ambientale, mettendo avanti un posto di lavoro piuttosto che un altro rispetto alla salute pubblica, privilegiando l’imprenditorialità concentrata piuttosto che quella diffusa e libera, creando un vero e proprio conflitto tra economia e politica che oggi ha prodotto una doppia crisi economica ed occupazionale.

Di fronte a tutto questo troppo spesso il silenzio ha vinto rispetto al dissenso, l’omertà sulla libertà e la paura sulla voglia di cambiamento. E’ giusto invece che oggi ci si risvegli da questo letargo e ognuno, che sia partito politico o che sia stato protagonista in questi anni della scena politico – istituzionale panicalese, ha il dovere di rinunciare a qualcosa o di mettere a disposizione qualcosa d’altro per il bene comune, come pure ogni cittadino ha il dovere, oltre al diritto, di dare il suo piccolo o grande contributo in favore di questo auspicato cambiamento. Oggi è più che mai necessario che il mondo civico insieme anche ai partiti che sono accomunati da questo obiettivo facciano un “Patto per Panicale e per la Valnestore” lasciando da parte simboli o appartenenze e tenendo conto invece dei soli programmi e della ormai irrinunciabile necessità di fare uscire questa comunità dal suo immobilismo. Faccio appello in particolare al M5S, l’eventuale voglia di correre da solo in questi piccoli comuni li mette di fronte ad una grande responsabilità, quella di favorire la riconferma della “Politica di sempre”, e di essere da ostacolo a quel processo di cambiamento che invece tanto sbandierano, quanto meno a parole. Invito i giovani a scendere in campo ed invito chi ha più esperienza ad aiutarli a comprendere questo complicato mondo della politica ed a consegnare loro una giusta preparazione affinchè possano essere il futuro delle nostre istituzioni. Personalmente mi metto a disposizione per un progetto di questa natura, non importa se davanti o dietro le quinte, purchè ci sia convergenza da parte di tutti coloro che auspicano il superamento di questo imbarazzante modo di amministrare la nostra comunità.

Francesca Caproni