Dopo un periodo anticiclonico lunghissimo che ha interessato in modo anomalo i mesi di febbraio e marzo, caratterizzati da temperature più alte del normale e siccità, ecco che aprile ha già cambiato registro e maggio continuerà sul binario dell’instabilità, accentuando perdipiù il carattere “fresco” delle configurazioni meteo in arrivo.
Si sta preparando infatti un’irruzione artica di sapore quasi invernale per il prossimo fine settimana, un fatto non senza precedenti (già successo nel 1991 in modo eclatante e più recentemente nel 2004 e 2013), ma andiamo per ordine:
- Domani 1° maggio avremo instabilità crescente, che dovrebbe (e sottolineo il condizionale) lasciare pranzare all’aperto chi ha deciso di passare così la Festa dei Lavoratori, ma nel primo pomeriggio potrebbe prendere il sopravvento con rovesci di pioggia a spasso per la zona.
- il 2 maggio ci sarà una pausa con cieli perlopiù sgombri di nubi e temperature in temporanea risalita.
- il 3-4 maggio (venerdì e sabato) soffieranno umidi venti di libeccio dal Tirreno, i cieli andranno dal parzialmente nuvoloso al molto nuvoloso con possibili brevi precipitazioni di non grande consistenza, nuovo lieve calo delle temperature massime su livelli comunque normali per il periodo
- il 5 maggio (data cruciale, ricordate “Ei fu siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore, orba di tanto spiro, dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, di quel seguro il fulmine venia dietro il baleno, ecc.ecc. sono andato a memoria… essendo interista questa data mi ricorda anche altri lutti oltre che la morte di Napoleone!), domenica, manco a dirlo sarà il giorno peggiore: un minimo di pressione, approfonditosi sul Ligure e in spostamento sul Tirreno, alimentato da aria fredda di origine artica, porterà nuvolosità diffusa e piogge estese, ma soprattutto un forte calo termico che riporterà la neve sicuramente su Appennino e Monte Amiata, ma forse persino più in basso, fino a quote di bassa montagna, che potrebbero persino farci rivedere il Monte Cetona imbiancato lunedì mattina!
- Nei giorni successivi il tempo guarira lentamente, l’instabilità potrebbe rifarsi viva durante i pomeriggi di lunedì e martedì e le temperature, soprattutto al primo mattino, rimarranno molto basse per il periodo. Al momento sembrano improbabili, anche se non impossibili, locali gelate nelle zone più fredde delle vallate dei dintorni lunedì o martedì mattina, ma temperature vicine allo zero o comunque sotto i 5 gradi sono tutt’altro che improbabili.
Giaime Marchesini