(Rassegna stampa. Da atvreport.it .) «Al termine di un lungo percorso durato un anno possiamo finalmente essere soddisfatti e ottimisti; con il contributo di Umbertide cambia, il civismo umbro avrà alla prossime elezioni regionali un riferimento innovativo e di reale discontinuità. Si tratta del soggetto Umbria dei territori, del quale siamo uno dei tanti fondatori».
Con questa premessa, il consigliere comunale di “Umbertide Cambia” Gianni Codovini chiarisce la natura e gli obiettivi del progetto “Umbria dei Territori”: «Come abbiamo sempre coerentemente sostenuto, il civismo è una scelta strategica, che nasce dal fallimento del tipo di politica che si è affermata negli ultimi decenni man mano che i partiti si trasformavano in consorterie di carriere lontane dai bisogni delle comunità, sia regionali che locali. Umbria dei territori, composta da liste civiche di tutto il territorio regionale, alcune che governano altre, come noi, all’opposizione, nasce da questa esigenza: di fronte alla preoccupazione per lo stato attuale di crisi della nostra Regione, ma soprattutto di fronte all’inadeguatezza della politica regionale, che ha bisogno di riforme radicali per guardare con fiducia al futuro, c’è da mettere in campo un rovesciamento del sistema regionale.
Il centralismo regionale di ieri e di oggi è fallito. Ci vuole un nuovo policentrismo in cui le realtà territoriali (soprattutto comunali) hanno tanto il diritto di compartecipare alle decisioni che le riguardano, quanto il dovere di elaborare strategie e progetti in settori fondamentali come quelli della gestione dei rifiuti, della sanità, dei servizi sociali, delle infrastrutture, dello sviluppo sostenibile, delle politiche culturali e turistiche. Siamo convinti che crescita e sviluppo passino dai territori e che la Regione Umbria debba uscire dall’isolamento con una nuova classe dirigente competente che dà prova di sé nei Comuni e nella società. Siamo convinti infatti che dalla crisi si potrà uscire solo se si riuscirà a mobilitare le energie delle diverse città, borghi e luoghi in un disegno armonico di Regione che si apre e dialoga, soprattutto con i suoi territori di cerniera, con le regioni confinanti, ed elabora progetti e strategie, partecipando così al risanamento del Paese altrimenti in declino, e sapendo che il confronto è con le grandi macro-regioni europee, nell’ottica dell’Italia mediana». Floriano Pizzichini di Todi, anch’egli rappresentante di una lista civica comunale e uno dei promotori dell’iniziativa, è stato incaricato quale portavoce del progetto. Pizzichini e Codovini lanciano, inoltre, «la Costituente dei territori e della federazione civica a settembre, aperta a tutte le realtà civiche e culturali regionali senza alcuna preclusione. Con la Costituente verrà lanciato il programma e il profilo del candidato a Presidente della Regione, che sarà dunque l’ultimo atto e non il primo, come invece stanno facendo le altre forze politiche. Anche questo è un segno di differenza. Un’innovazione, un primo passo per un nuova realtà politica».