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Passignano. A Castel Rigone va in scena l’invasione barbarica

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(Cittadino e Provincia) Nello spazio aperto dell’ex campo sportivo, Castel Rigone è tornata alle origini e ha vissuto ancora una volta le emozioni dell’invasione barbarica. Merito dei numerosi figuranti che hanno riproposto di fronte ad un folto pubblico le gesta degli uomini di Riggo e la loro impresa contro le milizie romane di Narsete.

Siamo nel 543 d.C. quando sulle colline che sovrastano il lago Trasimeno giungono i Goti guidati da Riggo (luogotenente di Totila l’Immortale) e si insediano sull’altura di Castel Rigone per preparare l’assalto a Perugia. I territori dell’attuale Castel Rigone sono dominati dai romani. Al loro arrivo, i barbari sfilano per i sentieri e preparano l’attacco all’accampamento romano. I soldati romani però, tutt’altro che sprovveduti, si accorgono dell’arrivo degli invasori e prepararono la loro difesa.

Oltre cento figuranti in costume storico, guerrieri e scudieri armati fino ai denti, carri, animali, cavalieri e musici, nella giornata conclusiva della Festa dei Barbari, hanno riprodotto tutto ciò, sfilando prima lungo le vie del borgo in una festosa scorribanda e poi dando vero spettacolo all’ex campo sportivo. A fare da contorno l’efficace ricostruzione del villaggio romano.

Lo spettacolo è stato reso possibile grazie anche a collaborazioni vecchie e nuove: I Musici Tonanti, i Focolieri del Santo, i tamburi del Palio di San Rufino di Assisi, l’Armata dell’Ariete di San Gemini e la Legio prima taurus di Tuoro.

Seguito con grande attenzione anche lo spettacolo equestre che ha preceduto la battaglia vera e propria.

Con la rievocazione dell’invasione barbarica di domenica pomeriggio è calato il sipario sulla 35° edizione della Festa dei Barbari. Cinque giorni intensi per il piccolo borgo con vista mozzafiato sul lago Trasimeno che ancora una volta ha unito le forze interne per offrire ai visitatori attrazioni inconsuete e originali.

Sandro Pasquali, sindaco di Passignano e vicepresidente della Provincia di Perugia, presente domenica alla manifestazione, ha rivolto un sentito ringraziamento ai tanti volontari con i loro sforzi rendono ogni anno possibile l’allestimento di un evento di tale portata. “Storia, cultura e tradizione – ha dichiarato – si incontrano a Castel Rigone, borgo caratterizzato da spirito unitario e voglia di qualificare il proprio ambiente di vita”.