Un fine settimana e un lunedì intenso a Castiglione per la sesta edizione di “Storie di Storia, l’arte della narrazione”, la rassegna che non è solo un semplice evento culturale ma un grande contenitore, risultato dell’incontro tra vari linguaggi, partendo da quello letterario per arrivare a quello cinematografico: una kermesse che vede protagonisti scrittori, editori, autori e critici che si cimenteranno nell’arte della “narrazione” con il compito di coinvolgere e stimolare l’interesse dello spettatore che potrà partecipare attivamente: una vera e propria “maratona autunnale” che può rappresentare anche la giusta vetrina per acquisti natalizi interessanti e stimolanti. La rassegna è organizzata dal Comune di Castiglione del Lago e dalla Biblioteca Comunale, in collaborazione con la libreria “Libriparlanti Books & Coffe“, la cooperativa Lagodarte Impresa Sociale che gestisce il Temporary Cinema della Casa del Giovane e il percorso museale di Palazzo della Corgna e Rocca Medievale, con l’apporto di Trasimeno Community Network.
Sabato 13 novembre, nella consueta Sala del Teatro di Palazzo della Corgna alle ore 18, Luciano Taborchi presenterà il suo “Cronaca di un amore al tempo di guerra” (Morlacchi Editore). Il volume, a carattere storico-biografico, è un carteggio tra Marcello, ufficiale di fanteria, e la studentessa Iolanda durante la Seconda Guerra Mondiale, storia costruita attraverso gli archivi privati ed inediti: durante la presentazione Paolo Valenti e Luigina Miccio leggeranno alcuni brani tra i più significativi. Il libro riporta alla luce una storia d’amore e di guerra, ricostruita attraverso uno degli archivi privati di maggior rilievo e ancora inediti della Seconda guerra mondiale: il carteggio tra il sottotenente Marcello e la studentessa Iolanda. Le carte abbracciano gli eventi bellici ai quali il giovane aveva partecipato: dalle operazioni militari del giugno 1940 contro la Francia, a quelle contro la Grecia, alla lotta ai partigiani nelle regioni balcaniche, fino al rientro in patria e alla dura vita dopo l’armistizio. Lui, Marcello, scriveva dai diversi fronti in cui veniva spostato, seguendo le bizzarrie e manie di grandezza di un dittatore che portò l’Italia alla tragedia. Lei, Iolanda, rispondeva in trepida attesa e fortemente preoccupata per le sorti dell’amato. Sullo sfondo, gli avvenimenti della guerra nel loro tragico svolgimento, i riflessi nel territorio umbro e in Italia.
Domenica 14 novembre, sempre a Palazzo della Corgna ma alle ora 17 Gianluca Paolucci presenterà il suo ultimo saggio, scritto insieme a Jacopo Iacoboni, dal titolo “Oligarchi”, edito da Laterza, che racconta come gli “amici di Putin” stanno comprando l’Italia: un viaggio nel potere segreto degli “oligarchi”, un gruppo ristretto di persone spesso legate a Putin e connesse tra loro che ha conquistato un’influenza in Italia decisamente allarmante. Coordina la presentazione Carlo Angeletti, giornalista di Rai TGR Umbria. Soldi, molti soldi, traffici opachi, storie di spionaggio. Secondo studi recenti la Russia ha la quota più alta al mondo di dark money, soldi opachi detenuti all’estero: un trilione di dollari. Si stima che un quarto di questi sia collegato a Vladimir Putin e a suoi stretti associati, e il Cremlino sembra sempre più capace di pilotare operazioni aggressive. L’Italia è uno dei pezzi di questo grande gioco: gli oligarchi russi in Italia investono e comprano grandi proprietà. Agiscono portando avanti attività che sono a volte al confine con lo spionaggio. Il libro ricostruisce la loro rete di rapporti in Italia: troveremo i rapporti dei servizi segreti italiani sugli investimenti fatti per sostenere operazioni di influenza politica, i passaggi in Italia degli avvelenatori di Skripal, la ricostruzione puntuale dei giganteschi flussi di denaro dalla Russia verso il nostro paese. Così come le relazioni e le onorificenze della Repubblica a personaggi sanzionati da Usa e UE e le timidezze dei due governi Conte. Vicende che sembrano uscite da un romanzo di John le Carré, ma che sono drammaticamente reali e ci riguardano da vicino. Questo libro è il frutto di un’inchiesta giornalistica durata diversi anni sull’influenza dei russi e del Cremlino in Italia, influenza che si declina prevalentemente in due modi: il potere economico dei cosiddetti oligarchi, e la questione dell’intelligence russa in Europa, e anche in Italia. Non tutti gli oligarchi sono spie, è superfluo dirlo. Né ovviamente lo sono tutti i russi che operano con soggetti economici italiani, o viceversa gli italiani che fanno business con i russi.
«Il libro è un resoconto in primo luogo politico e geopolitico – spiegano Paolucci e Iacoboni –. Per questo ci siamo avvalsi di un vasto arco di fonti: documenti dell’intelligence, interviste con fonti politiche e finanziarie, documenti societari sugli schemi finanziari, non di rado offshore, di molte delle vicende ricostruite, e dunque materiale esclusivo, o inedito. Ma anche fonti aperte, inchieste giornalistiche, libri, atti di commissioni parlamentari italiane e straniere, inchieste giudiziarie divenute pubbliche, laddove ve ne siano state, che hanno raccontato alcuni dei fatti di questa enorme storia. Nei casi in cui abbiamo citato documenti o sentenze relativi a vicende giudiziarie ancora aperte al momento in cui scriviamo, lo abbiamo sempre chiaramente segnalato, e terremo conto ovviamente di ogni sviluppo in caso di eventuali riedizioni. Quando sono intervenuti – rispondendo alle nostre domande o rilasciando dichiarazioni pubbliche – abbiamo sempre riferito le repliche dei protagonisti di queste vicende. Ognuno dei personaggi di questa storia va naturalmente analizzato separatamente. Il contesto che emerge secondo noi è quello di una profonda, pluritrentennale influenza della Russia in Italia, che ha attraversato governi di segno politico opposto ma ha assistito a una intensificazione e una oggettiva escalation nella stagione dei partiti populisti trionfanti in Italia, Lega e Movimento 5 Stelle. Resta da vedere se questo scenario muterà stabilmente, anche grazie al cambio di presidente del Consiglio avvenuto nel febbraio del 2021, e se l’Italia sia destinata a rientrare senza ambiguità nella sua naturale collocazione europeista, oppure no». Jacopo Iacoboni, giornalista, dal 2000 è a “La Stampa”. Negli ultimi anni ha, tra l’altro, seguito la nascita del fenomeno Renzi nel Pd e l’esplosione del Movimento 5 Stelle in Italia. Ha scritto Votantonio (Donzelli 2006), Profondo rosso. La sinistra perduta (Einaudi 2009) e Contro l’Italia degli zombie (Aliberti 2012). Per Laterza è autore di L’esperimento. Inchiesta sul Movimento 5 Stelle (2018) e L’esecuzione. 5 Stelle da movimento a governo (2019). Gianluca Paolucci, giornalista, ha lavorato per Reuters e dal 2006 è a “La Stampa”. Si è occupato a lungo di criminalità finanziaria, crisi bancarie e finanziamento dei partiti. Ha scritto Avevamo una banca (con Giuseppe Bottero, 40k Books 2015) sul caso Montepaschi.
Lunedì 15 novembre inizia il programma di “Storie di Storie Cinema 2021” con l’attualità che irrompe nella storia. I bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie, con gli adolescenti italiani trascurati dalla società degli adulti e spaventati dal futuro, con il grido di resistenza al fondamentalismo islamico delle giovani donne siriane, e infine, con la lezione di coraggio di Aida la donna e madre bosniaca che nei giorni caldi che precedono l’occupazione di Srebrenica si trova a dover salvare la propria famiglia e i concittadini da un grave pericolo. Tutte le proiezioni saranno a ingresso libero. Al Temporary Cinema della Casa del Giovane alle 17:30 e alle 21:15 le proiezioni del film “Non conosci Papicha” di Mounia Meddour Gens, con Lyna Khoudri, Shirine Boutella, Amira Hilda Douaouda, Yasin Houicha, Zahra Doumandji. (Drammatico, Francia, 2019, durata 105’). Nell’Algeria degli anni Novanta dello scorso secolo Nedjma, 18 anni, studentessa ospite della cittadella universitaria di Algeri, sogna di diventare stilista. Un crescendo di tensione narrativa che esplode come grido di resistenza al fondamentalismo religioso. Analisi del film a cura del critico Simone Rossi.
Tutti gli appuntamenti di Storie di Storia 2021 sono a ingresso libero con prenotazione consigliata. È possibile telefonare a Lagodarte al numero 075951099 oppure a Libri Parlanti (solo per gli eventi letterari) allo 075951822.