Caro Gianni,
ho appreso, dalla testata che curi, degli Stati Generali degli otto Comuni del Trasimeno evento al quale è intervenuta la Giunta Regionale al gran completo, la Provincia di Perugia, l’imprenditore Brunello Cucinelli. Dei protocolli sottoscritti non posso dire, in quanto non ne conosco i contenuti, so che dovrebbero definire le responsabilità attuative relative alle attività correlate all’I.T.I. (Investimento Territoriale Integrato) che definisce e descrive: “Il lago Trasimeno, eccellenza ambientale dell’Umbria e bene comune dei territori che lo circondano, è ritenuto un punto di forza per una nuova strategia di sviluppo sostenibile condivisa e gestita unitariamente dalle Amministrazioni pubbliche interessate.”
L’iniziativa merita una sottolineatura positiva e l’investimento territoriale integrato nell’area del lago Trasimeno (15 milioni di euro non sono uno scherzo!) potrà sviluppare effetti economici e sociali che si valuteranno progressivamente nel tempo, si tratta di capire bene quali attività risultano finanziate.
Tuttavia non sono qui a dare giudizi su progetti che allo stato non conosco, inoltrai una nota, a seguito di un incontro partecipativo tenuto a C. Lago e limitata a tre argomenti relativi al territorio comunale e non ne conosco l’esito. Ma, intendo ritornare sull’argomento: “Alta velocità. Una coppia di treni a Chiusi entro l’anno” di cui dai notizia.
Ritengo che una presa di posizione rapida ed immediata di tutte le Amministrazioni Comunali del Trasimeno a sostegno di questa iniziativa in grado di cambiare radicalmente la qualità del collegamento ferroviario di tutto il Trasimeno con il nord ed il sud Italia sia necessaria e quantomeno opportuna.
Una coppia di treni veloci alla Stazione di Chiusi entro l’anno, consentirebbe ai cittadini utenti giornalieri, ormai numerosi, sia per Roma che per Firenze di dimezzare i tempi di percorrenza ed a utenti occasionali di evitare di recarsi a Roma o Firenze per poter salire su una freccia ad alta velocità.
Questa opportunità potrà accompagnare, incoraggiare e sostenere visitatori in entrata e favorire lo sviluppo del bacino turistico di tutta l’area del Trasimeno /Pievese con i suoi tesori d’arte e cultura al pari dell’adiacente area toscana.
Quindi operare per rafforzare le ragioni dell’intervento nella stazione di Chiusi e completarne la sua funzionalità per la fermata di treni ad alta velocità con pronunciamenti istituzionali di sostegno presso la Regione Toscana, le Istituzioni del territorio toscano interessato e gli stessi parlamentari da parte dei consigli comunali e della stessa Unione dei Comuni del Trasimeno appare un azione necessaria ed importante.
Del resto si ricordava, opportunamente, la presa di posizione del Senatore Bocci a favore di un possibile asse di congiungimento dell’Umbria e di Perugia in particolare, con la ferrovia e l’autostrada che passano a Città della Pieve e a Chiusi, e, mi permetto di aggiungere e indicare in prospettiva, il ripristino del tratto di percorso dei duchi Della Cornia, Solomeo – Lago Trasimeno attraverso la Valupina verso le “Terre del Chiugi”, che riduce la distanza con Perugia di oltre 10 Km.
Pietro Spadoni