Sergio Batino risponde al comunicato della Confcommercio del Trasimeno su una possibile piccola variante normativa al PRG, in discussione in questi giorni nella Commissione Urbanistica del Comune di Castiglione del Lago, relativa solo allo spostamento di attività commerciali già esistenti all’interno del capoluogo.
«Tavoli di concertazione, dialogo continuo, stretto e costruttivo senza il minimo conflitto con tutte le associazioni di categoria, e direi soprattutto con Confcommercio, hanno rappresentato la regola nel lungo iter di approvazione del nuovo PRG – spiega Batino – ma sono in generale il “modus operandi” di questi ultimi dieci anni di Amministrazione comunale, nei campi più disparati, con un Tavolo di Concertazione sempre aperto. Anche per questa ipotesi di modifica, prima di qualsiasi decisione, parleremo con tutti e ci confronteremo con la massima trasparenza, per dimostrare ancora una volta che abbiamo la capacità di ascoltare. Rimaniamo stupiti per il fatto che, in una fase ancora istruttoria e senza nessun contattato né diretto né telefonico, Confcommercio Trasimeno, che non sapevamo si fosse costituita come livello organizzativo, è uscita con un comunicato molto duro e pesante nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Non so se dietro ci siano altre motivazioni, magari politiche, a questo comunicato: mi appare strano questo atteggiamento. Voglio ribadire, al di là della questione specifica, sulla quale confermo si aprirà un confronto con i soggetti interessati, che siamo del parere che Castiglione del Lago abbia tutte le carte in regola, demografiche e geografiche, per diventare un punto di riferimento nel commercio, con una capacità di attrazione più significativa di quella che ha attualmente. Siamo altresì convinti che non sempre lo sviluppo urbanistico di Castiglione abbia seguito un tracciato ordinato e razionale, dilatando eccessivamente il centro urbano, con tutte le problematiche inerenti ai servizi, alla viabilità, alle fognature, all’illuminazione e ai trasporti, ma lasciando degli spazi vuoti all’interno della vecchia area urbana. Le nuove amministrazioni decideranno liberamente quale sviluppo perseguire, ma riteniamo che gli strumenti urbanistici definiti dalla nostra Amministrazione abbiano tracciato una linea guida utile ad uno sviluppo più sensato e logico del nostro territorio».