Anche il luogo dove è stata presentata, è stato detto, era intenzionale. Nella terrazza all’aperto di un bar, dentro una vetrata, vicino al Comune e al lungolago, a Passignano. Qui è stata presentata la nuova segreteria della “quarta città dell’Umbria” del PD. La nuova segreteria che insieme a Sergio Batino, il segretario, dirigerà, quello che ancora oggi è il partito più grande ed organizzato della zona. Partito che amministra anche sette degli otto comuni che compongono quello che da quando c’è la Regione è stato ribattezzato “il Comprensorio del Trasimeno”. Dirigerà, perché dato il numero consistente dei membri (16) è stato deciso di non fare la direzione .
Simbolica quindi la vetrata in pieno centro e significativa la scelta di Passignano. Il paese è l’unico non amministrato dal Pd, storicamente poco omogeneo agli altri, dal punto di vista politico e soprattutto è il comune dove il 4 marzo si terranno anche le elezioni comunali.
Le cose dette introducendo dal neo segretario sono state quelle di rito, quelle che si dicono in queste circostanze, con tutti gli obbiettivi e i buoni propositi. Collegialità, apertura, settori di lavoro, rappresentanza, momento critico e difficile. Sono stati illustrati i componenti e le responsabilità di lavoro, che abbiamo pubblicato in altro articolo.
Poi ci sono state le domande dei giornali presenti e allora la conversazione, ma anche i concetti si sono meglio chiariti e sciolti.
La prima domanda è stata sulla situazione di Coop Centro Italia, e non poteva essere diversamente. Cooperativa di consumo che è stata una delle presenze aziendali storiche, che hanno fondato e garantito l’economia della zona in questi ultimi decenni.
Il giudizio del PD a livello di federazione del Trasimeno, ha risposto Batino, è quello espresso in un comunicato dal circolo castiglionese. Anche questo che abbiamo già pubblicato. Un giudizio duro, che fa un esame storico dell’evoluzione della grande cooperazione ed in particolare di quella del consumo, che è sempre stata un asse portante del movimento cooperativo. “Una cooperazione che con le grandi dimensioni ha perso l’anima cooperativa” si dice nel comunicato e “ha creduto come i grandi potentati finanziari, che la soluzione anche dei conti economici, fosse la finanziarizzazione delle attività”. Mettendo così un forte sigillo negativo sull’operato della dirigenza della cooperativa. Su questo tema comunque, sono in programmazione da parte del Pd, alcune iniziative nei prossimi giorni. Che vedranno protagoniste le istituzioni locali ed i parlamentari umbri. L’obbiettivo è quello di mantenere la centralità e la strategicità del Centro Direzionale di Castiglione del Lago. Sia come uffici che come magazzini. Non sarà semplice dato lo sganciamento della rete di vendita toscana. E destano forti preoccupazioni, anche le scelte che pare si stiano facendo, nel percorso di attuazione dell’accordo, con tutta la parte logistica legata alla vendita che pare sarà gestita da una terza società.
Detto fra noi, se questi sono i percorsi, l’interesse della nostra area (non lo hanno detto i dirigenti del Pd, lo diciamo noi) è che si vada quanto prima ad un accorpamento fra Unicoop e Coop Centro Italia.
L’altro tema su cui i giornali hanno chiesto chiarimenti è stato quello della imminente, discussa e discutibile decisone della Regione Umbria di pagare a Trenitalia la partenza e la fermata a Perugia di un treno da destinare alla linea dell’alta velocità da prendere ad Arezzo.
Qui Batino ha confermato che la posizione del Pd lacustre non è cambiata. Nell’interesse dell’Umbria e di Perugia le forze politiche ed istituzionali umbre devono capire che le comunicazioni veloci passano ad est e che le proposte da tempo fatte per treni su Chiusi, interessano Perugia e gran parte dell’Umbria, ma interessano anche Siena e una parte della Toscana. E per questo il Pd del Lago continuerà a battersi in ogni sede, anche se le scelte fatte e non ancora realizzate indeboliscono la forza economica e contrattuale delle proposte interregionali.
Del resto è stato ricordato queste due zone di Umbria e Toscana confinanti, hanno già uno strumento che potrebbe essere utilizzato per lavorare insieme già da adesso, per gestire eventuali leggi interregionali, in attesa che i cambiamenti istituzionali necessari riprendano il loro cammino dopo lo stop del referendum.
L’ultimo tema sollevato è stato quello delle elezioni politiche imminenti e della posizione del PD locale. E’ stato, ricordato, nelle domande, che i partiti di quest’area, hanno eletto l’ultimo parlamentare, con Giuliano Cellini, socialista, negli anni ottanta del secolo scorso e che in tutto il 900 fu eletto soltanto un altro socialista, una grande figura del movimento contadino, operaio ed antifascista umbro, il pievese Arduino Fora. Negli ultimi tempi invece anche la rappresentanza a livello regionale della zona latita, sia negli incarichi politici, sia in quelli altrettanto importanti a livello di direzione tecnica e di enti o agenzia cosiddette strumentali e partecipate. E questo vale per tutti i partiti, nelle loro diverse dimensioni e responsabilità. Non solo ma uno spostamento a sinistra (geograficamente) dell’asse politico regionale, potrebbe consentire all’Umbria di uscire dalle tematiche dominanti nell’ultimo trentennio fatte di cemento, lavori, terremoto, emergenza continua, che hanno segnato oltre misura agende e qualità del potere regionale.
Batino ha risposto che il Pd ci sarà, ma che le decisioni, forse più che a Perugia verranno prese a Roma e che la soluzione più corretta e democratica, quella delle primarie, che dovrebbe essere adottate in ogni scadenza elettorale, per le elezioni amministrative come per quelle di partito, purtroppo per problemi di tempo non è stato possibile realizzarla. Il tema della giusta rappresentanza del Trasimeno in tutti i livelli decisionali, sarà comunque, una barra costante nell’attività della segreteria. Ma non per rivendicare e lamentarsi, bensì per dare una mano ed arricchire le direzione regionale, di risorse umane e di argomenti in tempi di crisi. Da parte di un partito che continua ad essere tra i più votati ed organizzati della regione.
Forse è stato per questo ultimo richiamo che quando Batino, alla fine, rivolto ai giornalisti presenti, ha chiesto quale voto si erano meritati, qualcuno, scherzando, ha risposto “La sufficienza…per incoraggiamento”. (g.f)
* nella foto Sergio Batino ed il tesoriere Massimo Alunni