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Castiglione del Lago si unisce a tre città toscane per puntare a diventare Capitale della cultura

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Qualche perplessità è legittima. Bene il superamento dei confini regionali. Noi siamo stati, siamo e saremo sempre favorevoli ad una “macroregione”, fino alla recente campagna per l’Alta Velocità. Bene le iniziative che ambiscano a progetti di qualificazione e sviluppo. Bene tutto quello che fa e vuole fare rete, fra le istituzioni e le forze economiche ed intellettuali. Bene tutto quello che si impegna a valorizzare quel  grande patrimonio che questa area del Centro Italia, possiede, spesso ancora sottostimato se non sconosciuto. Ma quante aggregazioni diverse si pensa di fare? E questa diversità si pensa che giovi all’ottenimento di risultati? Sì, perché altre se ne fanno su altri temi. Senza scomodare la appena costituita Unione dei Comuni del Trasimeno, di cui abbiamo pubblicato comunicati sui rifiuti e, con altra veste,  sui chironomidi. Ma un incontro ed una azione, fra le due Unioni del Trasimeno e della Valdichiana, per ragionare di prospettive e di strategie comuni è proprio fuori dal mondo? (g.f)

(Rassegna stampa. Dal Corriere dell’Umbria  articolo di Giovanna Belardi). La candidatura è stata ufficializzata in questi giorni. Elemento di contatto l’appartenenza alla Val di Chiana. Una città lacustre candidata al “titolo” di Capitale della cultura, insieme a tré Comuni toscani. E’ Castiglione del Lago la prescelta, inserita nell’insieme di comunità affacciate sulla Val di Chiana che sfidano la nomina al prestigioso podio. Tre Comuni toscani Montepulciano. Chiusi e Torrita di Siena che hanno coinvolto la città umbra nel segno dell’unione che fa la forza, e non conosce confini visto che in ballo ci sono due province (Siena e Perugia) e due regioni, per l’appunto Toscana e Umbria. Ma come mai proprio Castiglione del Lago? Che si confina con un piccola frazione con il Senese, ed è praticamen te attaccato all’Aretino, ma si affaccia meno di altri comuni del comprensorio lacustre sulla Val di Chiana.

“L’iniziativa è partita da Montepulciano, che ci ha invitato, forse perché siamo confinanti. Certo che Castiglione del Lago si affaccia sulla Val di Chiana, abbiamo scambi con questi Comuni e anche progetti sui quali stiamo lavorando insieme, rispetto ad esempio al lago di Montepulciano e alla pista ciclabile. La frazione di Mugnanesi si affaccia proprio sul lag. E poi va detto, tutto il lago Trasimeno è considerato Val di Chiana”. Ma solo Castiglione del Lago è stato invitato a far parte del gruppo lanciato verso la Capitale della Cultura… “Credo che questa sia un’iniziativa positiva, e penso anche che andrebbe allargata anche agli altri Comuni. Penso che ci starebbe bene anche Città della Pieve”.

Comunque la candidatura in questa formazione è stata ufficializzata ed è m fase di ultimazione il “dossier” che a fine estate sarà presentato al ministero dei beni culturali. Se il progetto andrà nel segno e se il quartetto riuscirà a spuntarla sull’agguerritissima concorrenza (sono tante le realtà che si uniscono per dare forza al proprio territorio) in palio c’è anche un consistente finanziamento che verrà destinato alla riqualificazione urbana e del patrimonio. Dopo una prima selezione il ministero entro gennaio 2018 procederà a nominare la città che si sarà aggiudicata l’onore di conquistare il titolo di capitale della cultura. E chissà se qualche cittadina, che da tempo ne ha voglia, non trovi lo spunto per passare il confine