Finalmente dopo due anni trascorsi all’ombra del proprio assessore, Progetto Democratico si sveglia dal torpore e dà segni di vita, non come ci si aspetterebbe, rendicontando e lodando il proprio operato, peraltro inesistente, ma attaccando Fratelli d’Italia, unica opposizione che dall’inizio della consiliatura ha sempre operato concretamente, costruttivamente e coerentemente con il mandato ricevuto dal proprio elettorato.
Coerenza che Progetto Democratico non ha mai conosciuto o ha repentinamente dimenticato allorché salito sugli scranni del potere dopo anni e anni di militanza all’opposizione. Prova ne è proprio il Testo Unico dei Regolamenti che il già consigliere Duca ha strenuamente contrastato allorché sedeva all’opposizione, chiedete alla vecchia maggioranza, mentre oggi ipocritamente ne loda i contenuti, certo non frutto del suo operato, limitato alle sole inopinate modifiche proprio in questi mesi oggetto di confronto. Confronto sempre costruttivo da parte del Gruppo Fratelli d’Italia che sia nelle Commissioni urbanistiche sia nelle sedute del Consiglio si è sempre battuta per migliorare il Testo e velocizzarne l’approvazione.
Memoria corta dimostrano “gli altri democratici”: scordano infatti che proprio Fratelli d’Italia, tra le altre proposte avanzate, ha sostenuto la richiesta del rappresentante dei tecnici locali, peraltro noto esponente proprio di Progetto Democratico, per condividere un percorso preferenziale di approvazione di quegli aggiornamenti opportuni all’ottenimento dei benefici edilizio-fiscali oggi possibili come gli ecobonus e il bonus facciate. Richiesta che lo stesso Duca, anche andando contro al proprio compagno di partito, ha respinto disponendo, democraticamente (…), che o si approvavano tutte le modifiche o nessuna, rischiando così di far “saltare il banco” e con esso le opportunità fiscali per tecnici e cittadini. Così come sulla raccolta differenziata, dove le proposte del Gruppo Fratelli d’Italia sono state respinte al grido “Duca docet: facciamo noi, non abbiamo bisogno di voi, statevene da parte buoni e zitti!” e oggi ci ritroviamo con rifiuti abbandonati in ogni dove e ispettori che multano il pensionato che getta il cartoccio del latte nel cassonetto sbagliato.
O come le altre proposte, leggi videocamere di sorveglianza e fototrappole, dapprima respinte, ma dopo pochi mesi installate addirittura vantandosi della propria iniziativa. O come la proposta di un tavolo di confronto sulla sanità locale, avanzata oltre un anno fa da Fratelli d’Italia Castiglione del Lago, dapprima respinta, ma oggi invece diventata bandiera della sinistra del Trasimeno contro la Regione.
Per non parlare delle proposte sulla questione battelli per isola Maggiore, sulle alghe, sui debiti di bilancio, sull’ufficio postale, sul trasporto scolastico, sui chironomidi, sulla sicurezza dei cittadini, sul decoro urbano, sulla manutenzione dei fossi, sul sostegno alle attività economiche nella fase pandemica, sulla viabilità locale e tutte le altre avanzate da Fratelli d’Italia in questi due anni. Comprensibile la frustrazione di Progetto Democratico che al governo locale solo perché a rimorchio del PD, senza avere voce in capitolo sulle scelte decisive per la comunità Castiglionese, incapace di ottenere risultati e di giustificarsi per questo ai propri elettori, non ha alternative che attaccare con falsità Fratelli d’Italia, sperando di evitare l’ormai certo destino della morte politica. Per questo spontanea nasce una modesta riflessione: Progetto Democratico afferma il giusto quando dice che l’opposizione ha il diritto di avanzare proposte e la maggioranza il dovere di prenderle in considerazione. La proposta è quella di dimettersi! Vediamo se riuscite a passare dalle parole ai fatti abbreviando la vostra e nostra agonia!
Il Gruppo Consiliare F.d.I. Avv. F. Traica – Geom. P. Becciolotti – Ing. G. Pierini