Piero Sacco, vicepresidente di ANEC Umbria, vuole precisare meglio il senso di un comunicato inviato giovedì sul progetto in costruzione denominato “Il cinema all’aperto ai tempi del Covid-19” che ha avuto in alcuni casi un’interpretazione errata, con titoli fuorvianti e troppo sensazionalistici.
«Sono a precisare – dichiara Piero Sacco – quanto è stato diffuso da alcuni organi di stampa, equivocando un mio comunicato diffuso per rendere pubblico un progetto ancora in costruzione: una proposta di professionisti del settore cinematografico umbro i cui tempi e modalità organizzative sono ancora aperti, di auspicabile ma non certa realizzazione. In qualche caso gli articoli pubblicati online risultano fuorvianti perché di fatto non coincidono con il comunicato stampa da me diramato. Voglio affermare che, per quello che riguarda ANEC, nessuna inaugurazione di un “drive in” a Perugia è fissata per il primo giugno, né tantomeno una sua presentazione in diretta su Rai Uno. L’ANEC Umbria si muove in linea con l’associazione nazionale che sta lavorando ad un progetto per la ripartenza del cinema su grande schermo. L’obiettivo finale è la riapertura delle sale cinematografiche al chiuso e una graduale ripresa della normalità. Ad oggi non sappiamo quando potrà succedere e aspettiamo indicazioni dal comitato scientifico e dal Governo per poter capire dove si può collocare un orizzonte temporale e le precise modalità di apertura. In attesa e sempre rispettosi delle indicazioni che verranno impartite, la nostra iniziativa, di cui si è annunciata solo la proposta ovvero la messa in rete e l’implementazione delle arene all’aperto nella nostra regione, è solo un primo passo, in sintonia con l’impegno dell’associazione nazionale, per una prima fase di ripartenza grazie ai luoghi all’aperto, primo momento di riavvicinamento del pubblico al cinema.
Gli spazi all’aperto possono senz’altro costituire un luogo più sostenibile in questa prima fase, in funzione del futuro ritorno in sala. La nostra associazione si è mossa presto, anticipando anche l’uscita della normativa, con il fine di coinvolgere preventivamente i propri associati e gli enti locali chiamati a contribuire alla auspicabile e possibile ripartenza nel periodo estivo, in attesa delle decisioni del Governo su tempi e modi. Il messaggio che vogliamo dare agli enti locali è di affidarsi a professionisti del settore, imprese che operano da anni nel territorio, ora ferme, che si offrono come punto di riferimento per il miglior risultato di questa possibile fase». (AKR)