Home ambiente Cava di Monte Solare. Una lettera del sig. Luciano Rossini

Cava di Monte Solare. Una lettera del sig. Luciano Rossini

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Riceviamo e pubblichiamo.

Poco tempo è trascorso dalle due riunioni in Casalini riguardanti la cava di Cerreto, posta in Monte Solare e con i permessi di estrazione scaduti il 02.06.2012. Tante parole per dire che non vi sono itinerari idonei al transito di veicoli pesanti. Parole per il riambientamento, per comitati paesani di controllo “paesano” dei lavori. Nessuno può dire che questa montagna, con un buco che doveva essere riambientato come da progetto ma che nella realtà non è mai accaduto, non sia stata oggetto di attenzione da parte degli abitanti del posto. Il 19 aprile 2013 venne indetta una pubblica assemblea in Casalini in merito al degrado lasciato all’interno e all’esterno della cava. Danni per decine di migliaia di euro. Non è dato sapere il comportamento in merito, della maggioranza e della opposizione reggenti.

Di seguito, ecco riportato e riassumendo, quanto esposto quella sera del 19 Aprile. “Monte Solare nasce nel Miocene, circa 23 milioni di anni fa, formato anche da marne e scisti policromi in strati sottili, come tante pagine di un libro. Questo monte fa parte della dorsale a semicerchio che parte dal Castello di Montalera, Monte Marzolana, Montali, Monte Solare, Panicale, sino a Paciano. All’interno della valle circoscritta dalle colline, e alle pendici di Monte Solare, transitava la strada romana Amerina (241-240 a. C.) che univa Perugia a Chiusi. Alcune delle colline sono protette sia a livello Europeo, sia come zone della biodiversità, sia come zone di interesse floristico e vegetazionale. Monte Solare è ancor più tutelata come bene numero 112 del patrimonio Nazionale, Umbro e di Panicale: D.G.R. 8634 del 05.11.1992. Nel 1999, con il PUT, Monte Solare venne ancor più tutelato come sito d’altura. inoltre, è protetto da vincolo idrogeologico, con invaso di acqua sottostante ad utilizzo umano e della lunghezza di ca. 3 chilometri. L’invaso viene rifornito di acqua anche dalle pendici del Solare, per la sua maggior vicinanza e la cui terra rossa è il miglior drenaggio e filtro ivi presente; la roccia sottostante, poco assorbente, facilita il deflusso a valle. Rimuovere questa terra significa compromettere il naturale drenaggio, sostiturla con altra, un pericolosissimo azzardo ambientale. Al contrario, le altre colline in maggioranza di arenario, assorbendo molta acqua, poca ne rilasciano. Inoltre, è identificato anche come montagna con movimenti franosi e che si sappia, è l’unica all’interno del parco del Lago Trasimeno a presentare, in affioramento, giacimenti di quarzo (selce) usata nella preistoria come punte di freccia, lame e raschiatoi. Nel corso degli anni, la cava fu oggetto prima di escavazione con mine, la cui onda d’urto viaggia da 2500 a 6000 mt/secondo sino a 300 mt. di distanza, ed in seguito con moderni macchinari. Dal 1993 sino al 2009, tutte le amministrazioni del comune di Panicale hanno concesso il permesso di scavo. Le opposizioni non hanno mai dato pubblica battaglia. La riunione si concluse quindi applaudendo anche ad un intervento del rappresentante della Regione, per una opera di ripristino”.

Ad oggi, e in vero, questa attuale è l’unica amministrazione che prima di concedere permessi ha informato la popolazione, sebbene a senso unico. Monte Solare è un bene anche del comune di Panicale e non soltanto una fucina di breccia, non sarebbe stato sbagliato informare le popolazioni della sua importanza idrogeologica e altro, invitando geologi e archeologi titolati. Nessuno dei componenti tutta la macchina politica amministrativa del comune, bene questa acqua: NOI SI. Dopo anni di bombardamenti, anche Monte Solare ha i suoi diritti già stabiliti per legge nazionale e regionale. Soprattutto il diritto di essere tutelato pubblicamente e se li merita a pieno titolo.

750.000 mc di materiale da scavare, questo quanto detto, corrispondono a unmilionetrecentottantasettemila e cinquecento tonnellate; ad 81.628 viaggi con camion da 17 tonnellate; a 2.721 giorni di trasporti; a 10 anni di viaggi, e la concessione scade nel 2019 ! Simili volumi sono come estirpare lo stadio di Tavernelle o il Curi per 103 metri di profondità, corrispondono a 117 volte il palazzo del comune di Panicale, 930 volte il circolo di Casalini e la Basilica di San Pietro a Roma (che è di 700.000 metri cubi). Il PRAE della regione prevede condizioni ostative alle cave in luoghi soggetti a vincoli e Monte Solare ne è avvolto di vincoli ostativi, almeno sulla carta. Le cave che non hanno alcun vincolo ostativo sono quelle soggette a recupero ambientale (pag. 91 P.R.A.E). Il recupero ambientale, per definizione, viene effettuato ove è deturpato l’ambiente: ex discariche, territori contaminati eccetera. Monte Solare, forse, non andrebbe inquadrato in un recupero ambientale, l’ambiente è sano. Forse andrebbe inquadrato nel ripristino ambientale, i così detti, a livello direttive Comunitarie, “restauro” (restoration) e il “ripristino” (renewal), anche con contributi a livello Europeo. E perché nò, affidando alla stessa attuale esperta proprietà il compimento di quanto dovuto a questa montagna dopo anni di quello che si vede in foto. E dopo, basta concessioni di scavo. Compiere un capolavoro e scavare meno, potrebbe costituire una aggiunta alla propria immagine aziendale da portare in Italia e in Europa.

In fine, che almeno sia questa la volta in cui, la intera amministrazione di Panicale (maggioranza e decennale opposizione ora e amministrazione prima) chiedano ESSE la applicazione della circolare 01/2016 relativa al Decreto Legislativo 14 Aprile 2016 nr. 163, poiché il bene archeologico è di tutti i cittadini e non solo quando si cercano voti e consensi. Questo sì, che sarebbe il futuro condiviso della campagna elettorale trasportato alla realtà: con il passato e il presente. Monte Solare merita la medaglia al valore: sono più di 30 anni che resiste ai bombardamenti e ci guarda, abbandonato con le sue piante, i suoi animali, gli asparagi, la sua onorevole storia. Sono 23 milioni di anni che ci manda acqua grazie alla sua terra e alla sua pendenza. In Face Book è creata una pagina sulla montagna: inserire il nome Monte Solare e cliccare sulla immagine con una moneta romana.

Grazie.

Luciano Rossini