(Riceviamo e pubblichiamo)
*Giacomo Chiodini è sindaco di Magione e Presidente dell’Unione del Comuni del Trasimeno
“Ci sono polemiche pretestuose (molte) e ce ne sono di fondate (poche). Quella sulla gestione delle paratie durante la piena dello scorso weekend e nelle ore successive sembrerebbe rientrare tra le polemiche fondate.
Senza attribuire colpe o emettere affrettati giudizi pare infatti chiaro che ci sia stato un eccesso di prudenza da parte dei tecnici della Regione – Servizio risorse idriche e rischio idraulico – nella quantità d’acqua avviata in quelle ore verso il lago Trasimeno.
La ragione di questa cautela sta nel timore che il canale artificiale che passa vicino al centro abitato di Moiano, diretto verso l’Anguillara a Panicarola, sarebbe potuto tracimare. Come peraltro accaduto quasi quaranta anni fa.
In questa occasione però – dove il lago ha comunque recuperato molto portandosi oggi a meno 68 cm – i livelli di quel canale sono sempre stati molto al di sotto del livello di guardia. Anche troppo si potrebbe dire, sia durante la piena che quando il livello dei torrenti (Tresa, Rio Maggiore, Moiano e Maranzano) è andato via via calando.
L’auspicio per il futuro è che ci sia maggior attenzione su queste manovre, cercando di tutelare al massimo – seppur, ovvio, in un contesto di piena sicurezza – l’invaso del lago perennemente “assetato”.
Questo sistema di paratie e canali artificiali fu ideato e realizzato dopo la grande crisi idrica degli anni Cinquanta. Ha permesso di fatto di interrompere il processo di impaludamento del Trasimeno che sembrava irreversibile. E’ quindi un’opera utilissima anche oggi, in tempi di cambiamenti climatici. Usiamola nel migliore dei modi.”