Home musica Chiusi. Si è conclusa l’edizione di maggior successo della storia del...

Chiusi. Si è conclusa l’edizione di maggior successo della storia del LARS ROCK FEST

Condividi

Migliaia sono gli spettatori che nel corso del week end hanno affollato i Giardini Pubblici di Chiusi Scalo (SI), decretando questa come l’edizione di maggior successo dalla nascita del festival.

METZCloud Nothings e Wolfmother sono stati gli headliner di una line up di livello internazionale, in questo evento ad ingresso gratuito che di anno in anno ha saputo attirare un pubblico sempre crescente da tutta Italia.

Il grande successo di questo festival è dovuto anche alla grande qualità dei servizi offerti, primo tra tutti lo spazio FOOD&DRINKS che ha servito senza sosta migliaia di coperti e litri di birra.

La macchina organizzativa e tecnica ha funzionato alla perfezione, sottolineando il grande impegno dell’Associazione Culturale GEC Gruppo Effetti Collaterali, delle decine di volontari, senza dimenticare il sostegno del Comune della Città di Chiusi che appoggia questa manifestazione sin  dalla sua nascita.

Oltre alla grande musica il LARS ROCK FEST deve la sua fortuna a quella atmosfera rilassata e accogliente che lo contraddistingue e all’offerta culturale variegata che prende forma attraverso le varie proposte ospitate: lo spazio STREET MARKET che circonda l’aria del festival, quello OPEN BOOK e la zona ART&FUN.

Emblematico è per questo il CAMPFIRE STAGE con i suoi concerti intimi intorno ad un falò, che a fine serata hanno accolto i tanti che non volevano lasciare il festival.

Altro fiore all’occhiello di questa manifestazione è l’attenzione verso il pubblico venuto da fuori che ha potuto sfruttare, oltre ai miglioramenti del collegamento ferroviario, il LARS ROCK SHUTTLE messo a disposizione gratuitamente dall’organizzazione per spostarsi da Chiusi all’area del festival.

Il LARS ROCK FEST ringrazia tutti quelli che hanno contribuito all’incredibile successo di questa edizione, dando l’appuntamento nel 2020 per il nono capitolo.

Leonardo Cianfanelli

*Foto in evidenza di Emiliano Migliorucci

Condividi