Proseguendo nei colloqui e nelle interviste con i rappresentanti delle forze politiche pievesi, dopo il segretari comunale del Pd, Mario Fattorini, abbiamo incontrato Ilaria Gabrielli, portavoce in Consiglio Comunale del M5Stelle, che nelle lezioni politiche del 4 marzo è risultata la seconda forza politica di Città della Pieve con 1.136 voti.
Ilaria Gabrielli è una operatrice di una azienda cooperativa di Firenze e lavora a Chiusi e dalla città di Porsenna proviene prima di trasferirsi qualche anno fa a Pobandino.
A lei abbiamo chiesto un giudizio su questa prima esperienza in Consiglio Comunale, dove ha sostituito Gioia Clavenzani, e su maggioranza e Giunta attuale espressa dal Pd, con Fausto Scricciolo sindaco.
Mi Aspettavo, pur nel rispetto dei ruoli, una maggiore disponibilità verso noi e verso le minoranze. La sola possibilità non tanto di intervenire, ma di conoscere i problemi l’abbiamo avuta a volte sui temi del bilancio e dell’urbanistica, nelle due commissioni, dove io sono presente in qualità di capogruppo. Quindi verso questa giunta esprimiamo un giudizio negativo sia per l’atteggiamento che per i risultati.
Su quali temi e su quali problemi esprimete un giudizio negativo?
Sulla questione complessiva delle gestione dei rifiuti, sui temi della sanità e dell’ospedale, sulle problematiche dell’ambiente e sulla partecipazione dei cittadini
Vediamo allora la prima la questione rifiuti . Quali sono le vostre critiche
Sorvoliamo sulle questioni che hanno, proprio in questi giorni portato alla luce, problemi che sono finiti all’attenzione della magistratura. Noi abbiamo contestato, sin dall’inizio l’idea che non si potesse rimettere in discussione un contratto penalizzante che tra l’altro sembra essere stato ampiamente disatteso e poi nella gestione gli scarsi risultati sul versate della raccolta differenziata.
Sui problemi della sanità vi riferite al pronto soccorso?
Al pronto soccorso, alla mancata unità di azione anzi, alla iniziale condanna, verso il comune di Montegabbione, ma soprattutto ad un certo atteggiamento di sudditanza verso la Regione, forse anche per la paura di perdere i finanziamenti promessi.
Le questioni ambientali?
Parliamo della centrale a biomasse di San Donnino, dove sono stati fatti solo interventi a posteriori dopo che il problema era stato sollevato in varie sedi. Ma soprattutto noi chiedevamo di definire un nuovo regolamento per questo tipo di interventi che servisse a disincentivare nuove iniziative. Va detto poi che per quanto riguarda i controlli, i primi risultati pubblicati rientrano nella norma solo perché fanno riferimento a quella vecchia ancora in vigore, ma entrerà in vigore una nuova norma che prevede limiti molto più stringenti.
Quarto punto, la partecipazione
Si, noi siamo un movimento che si basa sulla partecipazione come valore politico. Cosa diiversa dall’informazione, ammesso che si faccia o magari a decisioni prese. Anche gli stessi “tavoli” tanto sbandierati sono serviti a baipassare il rapporto con le minoranze, ma a quanto ne so anche con i cittadini. Forse l’unico che ha funzionato è stato quello sulla disabilità. Dove noi comunque non siamo mai stati invitati. Poi voglio anche aggiungere che in questa amministrazione abbiamo notato un crescendo di divisioni anche con le stesse frazioni. Divisione fra il centro storico e le frazioni che non giova a nessuno e che crea soltanto una dispersione di risorse.
Ma c’è qualche aspetto positivo? Qualcosa da salvare?
No, nessuno. Metodi sbagliati, risultati inesistenti e aggiungo progettualità assente.
Tu fai parte dell’Unione dei Comuni. Come sta funzionando e che giudizio dai?
Confesso che fin dall’inizio ho pensato che fosse un organismo abbastanza inutile,. Poi ho visto un grande impegno sui problemi interni, del personale, dei rapporti. Ho visto giudicare non pertinenti e non riguardanti l’Unione temi fondamentali come la sanità ed i rifiuti. Ma allora una unione dei comuni che ci sta a fare
Come sono i rapporti con le altre opposizioni dentro l’Unione?
Buoni, abbiamo fatto diversi incontri, abbiamo concordato diverse posizioni comuni, anche quella sul pronto soccorso che poi è stata alla base del voto unitario.
E il cosiddetto “governo del cambiamento” a livello nazionale come lo giudichi?
Secondo me sta andando bene, sono felicemente stupita sia da Di Maio che da Conte. Prima avevo qualche perplessità dovuta all’età, ma mi sono ricreduta.
Avevo qualche dubbio sulla Lega come alleato, che ancora non condivido sui toni che usa, ma sui contenuti sono d’accordo, vedi il tema dell’Europa, del resto quello che conta è il contratto di governo.
A proposito di alleanze, e dulcis in fundo, cosa farete alle prossime elezioni comunali? Corre voce che vi siete visti come minoranze presenti in consiglio comunale per concordare una strategia comune…
Si, ci siamo visti, ma poi la cosa non è andata avanti. Noi ci stiamo muovendo per fare una nostra lista. Del resto come M5stelle non prevediamo alleanze.”