Il Luigi Boldrini è una struttura di grande pregio ed importanza poiché raccoglie una tra le collezioni paleontologiche più variegate, complete ed importanti d’Europa; il suo valore culturale, sociale e le potenzialità economiche sono perciò innegabili. Il Museo, di rilevanza internazionale, è però affetto da un problema fin troppo Italiano: l’immobilità della pubblica amministrazione, la struttura è infatti chiusa al pubblico da cinque anni e, ad esclusione di sporadiche aperture temporanee, non si intravedono soluzioni reali e definitive.
L’istituto avrebbe dovuto riaprire già dall’inizio del mese di Giugno stando alle promesse elettorali della riconfermata amministrazione, le quali si sono rilevate però del mero fumo negli occhi dei cittadini del Comune di Piegaro. Anche il famoso protocollo d’intesa tra Comuni, Regione e Sovrintendenza, che tanto ha fatto parlare di sè, si è rivelato, come molti temevano, una semplice dichiarazione d’intenti incapace di esercitare alcun effetto pratico.
C’è però un altro risvolto da considerare, ancora più grave delle promesse tradite: la straordinaria collezione di fossili e reperti del Boldrini va inevitabilmente in contro a degrado e rovina vista la mancanza d’un serio progetto di restauro che ne tuteli pregio e valore. Questa disattenzione, a detta del gruppo civico, rappresenta un vero e proprio pugno nell’occhio a tutti coloro che hanno lavorato attivamente per il recupero dei fossili dalla miniera di Pietrafitta, ai cittadini del Comune che vedono i fondi pubblici spesi nel mantenimento una struttura inattiva ed immobile e, soprattutto, all’intera umanità che rischia di perdere un patrimonio di tale importanza.
Domande ed interrogativi si sprecano: a quando, semmai sarà possibile, l’effettiva riapertura? Quali i programmi da mettere in atto? E, soprattutto, con quali garanzie che non si tratti, ancora una volta d’un contentino elettorale? Questi alcuni dei dubbi avanzati dall’opposizione alla luce di quella che considera una situazione incresciosa che non fa che minare la credibilità di Piegaro, la sua amministrazione e i suoi abitanti.
Il Luigi Boldrini, ci tiene a sottolineare Civica Piegaro, è un tesoro da tutelare, valorizzare e sfruttare al meglio, in nome del comune arricchimento socio-culturale e della promozione d’un territorio troppo spesso lasciato nell’ombra, un’occasione da non perdere, un valore aggiunto come pochissimi possono vantare, proprio per questo è fondamentale fare di tutto per la sua riapertura e il suo funzionamento.