Il Comune di Montegabbione ed il Comitato art. 32 esprimono la più vivida soddisfazione per l’accoglimento del ricorso da parte del TAR Umbria con il quale è stata disposta la riapertura del pronto soccorso di Città della Pieve.
A seguito però di vari comunicati stampa, interviste, commenti televisivi, che si sono succeduti alla pubblicazione della sentenza n.98/2018 emessa dal Tar Umbria in data 7/02/2018, corre obbligo di fare chiarezza in merito.
In primo luogo la sentenza di una autorità giudiziaria si rispetta e si esegue , oppure si impugna. Tertium non datur. In proposito quindi si precisa che il TAR dell’Umbria ha ordinato all’autorità amministrativa (nella specie la Regione dell’Umbria) di eseguire la sentenza (si legge testualmente “ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”) , ovvero ordina inequivocabilmente di riaprire il pronto soccorso di Città della Pieve. Pertanto, la Regione Umbria (autorità competente) avrà l’obbligo di nominare un Commissario ad Acta affinché provveda alla riapertura del pronto soccorso di Città della Pieve, così come era in precedenza. Altresì, si ritiene doveroso sgombrare il campo da possibili equivoci in merito a ciò che dispone il D.M. 70/2015, avendo il Tar semplicemente applicato la normativa di relativa ai “Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate”, normativa perfettamente calzante alla specie sottoposta al vaglio degli Ill.mi Giudici, essendo notoriamente Montegabbione e Città della Pieve ricompresi nei c.d. Comuni montani ai sensi della L. 991/1952 che necessitano per loro caratteristica di particolari attenzioni riferibili alla aree particolarmente disagiate. Nel decreto Balduzzi infatti si legge testualmente che “può essere prevista la funzione di pronto soccorso in presidi ospedalieri di aree disagiate (zone montane, isole) “ Peraltro, sul punto la sentenza sottolinea come il presidio di pronto soccorso di Città della Pieve avesse già tutte le caratteristiche necessarie previste dal Decreto Balzuzzi per la sua operatività, definendo, in particolare sotto tale profilo, “l’irragionevolezza di una applicazione della normativa nel senso di legittimare soppressioni e/o trasferimento definitivi di presidi di pronto soccorso che costringano l’utenza a rivolgersi a servizi il cui espletamento richieda un aumento dei tempi di percorrenza…”. Per quanto non accolto saranno fatte le opportune valutazioni ed approfondimenti in merito alla sufficienza garantita dal programmato aumento dei posti letto presso l’ospedale di Castiglione del Lago (Pg) sulla base dei parametri del D.M. 70/2015, con riserva di procedere ad eventuale Appello sul punto al Consiglio di Stato e/o formulare richieste agli organi di competenza.
Il Comune di Montegabbione ed il Comitato comunicano infine di aver dato mandato ai propri legali di diffidare la Regione Umbria a provvedere alla riapertura del pronto soccorso di Città delle Pieve, nominando un Commissario ad acta che provveda al compimento di tutti gli atti necessari, stante la provvisoria esecutività della sentenza di primo grado.
Comunichiamo altresì che sabato pomeriggio alle ore 15,30 a Perugia presso la Sala dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria è convocata apposita conferenza stampa a Perugia per chiarire alcuni aspetti della vicenda.
Comune di Montegabbione ed il Comitato art. 32