Qualche tempo prima delle elezioni ci eravamo chiesti chi stesse lavorando per mettere in lista e far eleggere dei cittadini della zona del Trasimeno in Parlamento. Poi c’è stata la composizione delle liste, che hanno visto due candidati di quest’area, più due candidati della zona dell’Alto Orvietano, che consideriamo parte della zona di nostro interesse. Due donne ed due uomini. Simona Meloni, vice sindaco di Piegaro per il Pd, Isabella Marchino vice sindaco di Montegabbione per Potere al Popolo, Maurizio Terzino sindaco di Fabro per il Pd e Luca Briziarelli consigliere ed ex assessore di Passignnao per la Lega.
Naturalmente già nella fase di presentazione delle liste tre di questi candidati, apparivano soprattutto candidature di bandiera, con nessuna possibilità di essere eletti. I due del Pd perché collocati in fondo alla lista, che in elezioni senza preferenze avrebbe voluto dire che per essere eletti il Pd doveva eleggere tutti i 16 parlamentari umbri. La qual cosa era piuttosto improbabile. La Marchino che era stata collocata in seconda posizione invece aveva l’handicap di presentarsi in una lista con scarsissime possibilità di superare la soglia del 3% ed entrare in Parlamento. Come infatti è stato. Restava Briziarelli che era capolista della Lega e quindi anche se pochi immaginavano la dimensione del successo che avrebbe avuto la lista di Salvini, era chiaramente uno dei probabili eletti. E così è stato.
Così dopo Arduino Fora di Città della Pieve, uno dei costruttori del socialismo e delle leghe contadine nel pievese e nell’orvietano, uno dei primi sindaci socialisti, nel 1914 a Città della Pieve ed in Umbria. Deputato nel 1918, nella ultima legislatura prima dell’avvento del fascismo e ancora dopo per due legislature dal 1948 al 1958 nell’Italia repubblicana.
Arduino Fora
Dopo Giuliano Cellini, insegnante di Magione, socialista manchiano, deputato dal 1987 al 1993, ecco il terzo parlamentare, Luca Briziarelli, che dal Trasimeno, da Passignano, va in Parlamento. Figlio di medici, consigliere comunale ed assessore di Passignano.
Ogni considerazione sul fatto che una zona che per decenni ha costituito una riserva di voti importante per la sinistra e che nella sua storia abbia aletto solo due parlamentari è rinviata ad altra occasione. Così come il fatto che il partito che ancora oggi è quello di maggioranza relativa, il Pd, sia stato rappresentato nelle liste in una posizione fuori gioco e che magari altre zone, vedi Castello, abbiano avuto tre candidati e due eletti, è una questione che fa riflettere e che dovrebbe far riflettere soprattutto i diretti interessati. Intanto facciamo gli auguri di buon lavoro all’onorevole Briziarelli. (g.f)