Castiglione del lago. Molto ormai si sa di Franco Rasetti, il grande scienziato di Pozzuolo umbro che con Enrico Fermi contribuì a scrivere uno dei capitoli più importanti della storia della fisica. Molto si sa della sua tempra morale, che lo portò a rifiutarsi di collaborare alla costruzione dell’atomica e a dedicarsi alla Paleontologia, alla Botanica e altre scienze naturalistiche. Meno indagata è invece la figura del padre, Giovanni Emilio Rasetti, anch’egli uno studioso, ma di agronomia. Provate a digitare il suo nome su Google: sarete subissati da un profluvio di pubblicazioni a suo nome sulla materia. Alla figura e all’attività scientifica e didattica di Giovanni Emilio Rasetti è dedicato il convegno che si terrà sabato 15 luglio, alle 17, a Palazzo Moretti di Pozzuolo, per iniziativa dell’Associazione “Franco Rasetti”. All’incontro parteciperanno, tra gli altri, il sindaco di Castiglione del lago, Sergio Batino, il presidente della CIA dell’ambito del Trasimeno, Letizia Tiezzi, il presidente dell’associazione “Franco Rasetti”, Claudio Monellini, e il presidente dell’associazione “Amici del Vegni”, Gianfranco Santiccioli. A coordinarne i lavori sarò uno studente del Liceo scientifico “Italo Calvino” di Città della Pieve. “Approfondendo lo studio sulle scelte fatte dal fisico Franco Rasetti, in particolare quella di non collaborare alla realizzazione di armi nucleari, ci accorgiamo che l’educazione ricevuta in famiglia, e fortemente legata alle scienze naturali, è stato un fattore importante che sicuramente ha inciso al momento della grande scelta. Per questo continuiamo ad approfondire lo studio dei componenti della famiglia Rasetti, come la madre Adele Galeotti, artista e pittrice a cui abbiamo già dedicato una pubblicazione, e come appunto il padre, Giovanni Emilio”, spiega Claudio Monellini.
Laureatosi nel 1897 presso la Scuola Superiore di Agraria di Pisa, Giovanni Emilio Rasetti venne subito nominato professore nell’Istituto Agrario “Vegni,” a Centoia, nel vicino Comune di Cortona, dove insegnò per cinque anni, fino al 1902, Agronomia, Chimica agraria e Zootecnia. “La sua grande passione di ricercatore lo porterà ad avere molti ruoli importanti in diverse regioni d’Italia, fino a divenire Direttore della cattedra ambulante di Agraria di Pisa, attraverso la quale si adoperò con tutte le sue forze per il progresso dell’agricoltura – prosegue il presidente dell’Associazione “Franco Rasetti” -. Dai libri e dai giornali d’agricoltura dell’epoca si apprende in particolare che Emilio Rasetti, studiava le rotazioni razionali delle colture erbacee”. Nel corso della sua vita professionale Giovanni Emilio Rasetti pubblicherà molti libri e scriverà molte pagine sullo sviluppo dell’agricoltura italiana. “E in questa sua appassionata attività di professore e di studioso – osserva infine Monellini – si evidenziano contenuti educativi che certo hanno avuto un ruolo importante nella formazione del figlio Franco in ambito naturalistico, penso alla grande raccolta di coleotteri iniziata con un articolo scritto nel 1919, allo studio dei fossili e al rapporto con la geologia – conclude Monellini -. E’ questo l’aspetto sul quale maggiormente verterà il nostro convegno”.
Una cosa comunque sembrerebbe ormai assodata: se lo scienziato Franco Rasetti, una volta allontanatosi dalla fisica ormai asservita a fini bellici, poté dedicarsi con pari successo ad altre scienze naturalistiche, lo si deve in buona parte anche alla formazione derivata dagli studi e dall’attività del padre.