Home terza-pagina Gianluca Ricci. Elite.”Non ce la faccio a leggere Baricco”

Gianluca Ricci. Elite.”Non ce la faccio a leggere Baricco”

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Come nella migliore tradizione italiana intervengo solo dopo aver letto le prime righe dell’articolo che tu hai gentilmente e democraticamente riprodotto. Prima di tutto perché non ce la faccio a leggere Baricco, non ce l’ho mai fatta. L’ho ritenuto un supponente membro di quelle élite che ha dato forfait ultimamente. Nutrito a scuola di scrittura e a televisione si è fatto sempre li cazzi sua. Ed è questo il primo problema.

L’elite, i chierici che hanno fallito hanno cercato di accomodarsi al potere utilizzando tecniche di egemonia e di infiltrazione fin troppo tradizionali. Certo alla fine appariva una rete, una struttura modulare che sembrava qualcosa di nuovo in Italia, la cosiddetta egemonia della sinistra, mentre in realtà ai posti che hanno occupato ci sono arrivati attraverso il familismo il clientelismo il trasformismo. Un primo avviso del loro fallimento c’è stato già quando sono nate e consolidate le cosiddette televisioni commerciali.

Era ovvio che la nuova società di massa, industrializzata almeno in gran parte, non poteva più reggersi secondo gli schemi ludici o culturali della televisione degli anni ’50. La stessa scuola è stata fatta fuori mediante le diffusione di un permissivismo rivoluzionario che possiamo sintetizzare con la figura di Don Milani grazie al quale tutti sono diventati cavalieri pur non sapendo condurre un asino a mano. E visto che viene citato anche il mondo della medicina ricordiamoci quanto questo è stato indebolito dalla mentalità dei diritti dei consumatori mediante la quale il medico elargisce una merce e questa deve essere conforme ai desideri dei malati. Magari fosse possibile così.

Personalmente non ritengo più sanabile questa situazione: mi aspetto uno scontro sociale e civile dalle cui ceneri far risorgere un minimo di senso di umanità e di nuove istituzioni collettive. Nel frattempo godiamoci la vecchiaia se ci sarà possibile, perché di casini ne abbiamo fatti tutti e a tutti i livelli.

Gianluca Ricci