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I Consiglieri di minoranza ai Sindaci del Trasimeno: “Sui Rifiuti azione tardiva e insufficiente”

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“La nota che i Sindaci del Trasimeno hanno inviato a Gest per chiedere il rispetto del contratto ed evitare gli extra costi derivanti dal trasporto fuori regione di ingenti quantitativi di rifiuti è doverosa, ma tardiva e non affronta i due nodi fondamentali che da anni attendono di essere sciolti: l’assenza di controlli specifici da parte dei Comuni sull’operato di Gest e di Tsa e la mancata richiesta alla Regione dell’Umbria dell’avvio della procedura per l’approvazione del nuovo “Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti”, scaduto da oltre tre anni, e senza il quale non è possibile assicurare un sistema di gestione efficiente ed evitare la realizzazione in Umbria dell’inceneritore previsto dal DPCM approvato dal Governo Renzi nell’agosto del 2016.

In questi anni le Amministrazioni comunali hanno sottovalutato il problema Rifiuti e non si sono avvalse del potere di controllo che il Contratto con Gest gli riconosceva, sia relativamente alla verifica della qualità dei servizi erogati e del livello di raccolta differenziata effettivamente raggiunto che dell’adeguatezza dei costi richiesti.

È emblematico che in tutti i Comuni del Trasimeno le schede O.R.So. per la verifica e certificazione dei livelli di raccolta differenziata comunicati dal gestore non siano state vidimate da dipendenti comunali, ma da personale della stessa Tsa che ha svolto allo stesso tempo il ruolo di controllore e controllato, senza alcuna garanzia di terzietà nella valutazione. Come se non bastasse, nel giugno 2016 le Amministrazioni comunali, per correre ai ripari, hanno deciso di istituire una commissione tecnica che avrebbe dovuto svolgere controlli e verifiche sull’operato del gestore e redigere una relazione semestrale sullo stato del servizio, ma a distanza di quasi un anno e mezzo nessuno degli otto Consigli comunali è mai stato informato in merito.

Come Consiglieri Comunali chiediamo da mesi di essere informati e coinvolti e che le singole Amministrazioni diano conto del proprio operato ai cittadini senza nascondersi dietro l’istituzione dell’Unione dei Comuni del Trasimeno che, fino ad ora, è servita solo ad allontanare dalle nostre comunità il luogo delle decisioni e ad offrire ai Sindaci una giustificazione a quanto non fatto fino ad oggi.

Firme Luca Briziarelli (Passignano sul Trasimeno), Augusto Peltristo (Piegaro), Francesca Caproni (Panicale) Paolo Baldassarri, Marco Manconi, Elisa Pietropaoli (Magione), Maria Elena Minciaroni, Lorenzo Borgia e Thomas Fabilli (Tuoro sul Trasimeno)