Pubblichiamo questo articolo comparso sul Corriere dell’Umbria di ieri perché lo riteniamo interessante per capire come le istituzioni umbre, Regione Umbria e Comune di Perugia, operino. In settori importanti come la viabilità e le comunicazioni, oltre che sul commercio. Ma anche per i riflessi sulle politiche che sta adottando Coop Centro Italia. (N.d.R)
La nuova Collestrada con annesso il megastore Ikea sarà pronta nel 2021. Il progetto è già sul tavolo dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Perugia. A marzo dovrebbe andare in consiglio comunale per l’approvazione di massima e poi ci vorrà circa un anno per autorizzazioni e permessi vari che permetteranno la partenza dei lavori tra la primavera e l’estate del 2019. Da quel momento un paio d’anni per il taglio del nastro del complesso commerciale più importante dell’Umbria e non solo. Sono questi i termini e i tempi dell’importante progetto da circa 140 milioni di euro che vedrà una viabilità totalmente cambiata, con ingressi e uscite differenti a seconda della provenienza.
Il progetto si chiama “Collestrada 2020”, ma l’inaugurazione sarà presumibilmente a primavera del 2021. Il plico per la realizzazione del nuovo centro commerciale con annesso il megastore Ikea, che è già all’ufficio Urbanistica del Comune di Perugia, dovrebbe andare in consiglio comunale a marzo al massimo aprile prossimi. Una volta approvato dall’assise municipale del capoluogo ci vuole, più o meno un anno per ottenere tutti i permessi e le autorizzazioni. A quel punto, e si parla del periodo a cavallo tra l’aprile e l’autunno del 2019, partiranno i lavori che, secondo il timing previsto nel progetto, dovrebbero appunto concludersi tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 quando ci sarà il taglio del nastro. Il percorso è ormai iniziato e il prossimo passaggio m consiglio comunale darà il via a un progetto di grande impatto economico, occupazionale e della viabilità che vede in campo Eurocommercial, il fondo olandese proprietario del centro commerciale Collestrada e Coop Centro Italia, coaudiuvati da una équipe di architetti e progettisti (Oneworks, Araut engineering e Jack blutharsky).
Grazie a una serie di operazioni e allo spostamento di diversi metri cubi edificabili dall’altra parte della E45 di fronte alla collina di Collestrada che sono stati acquisiti dai proponenti e spostati nella zona di ampliamento dell’attuale Ipercoop si è arrivati a una edificabilità complessiva di 47mila metri quadrati di cui ne saranno occupati 44.500. Resteranno quindi al naturale, con verde, aiuole, piantumazioni varie quasi S mila metri quadrati. Il progetto infatti, è rispettoso del verde e prevede 25mila metri quadrati destinati a Ikea e la restante parte per la galleria che incorporerà diversi marchi importanti e che collegherà l’attuale complesso con la struttura Ikea, pensata dove è ora l’ex centrale Enel. Ma il complesso è talmente grande e ben progettato che prevede a seguire tutta una parte verde a ridosso quasi del complesso dove si trova l’attuale Libreria Grande.
Uno dei punti focali di tutto il progetto è senz’altro la viabilità che è stata pensata per poter dividere i tre flussi principali: quello da Assisi-Foligno che attualmente rappresenta il 40% dei visitatori dell’Ipercoop, quello da Perugia di altrettanta portata percentuale e la restante parte che proviene dalle altre località. Ci saranno pertanto tre possibilità di accesso per dividere i flussi a cominciare da quello proveniente dalla SS75 che verrà deviato già all’uscita di Ospedalicchio dove verrà recuperata una strada esistente che bypassa l’attuale svincolo e permette di arrivare al centro commerciale passando da dietro. Per coloro che arrivano invece da Lidamo ci sarà la possibilità di usata a uno dei nuovi ingressi che verranno realizzato oltre l’area Ikea.
Per chi viene da Perugia o da Roma ci sarà la possibilità d’ingresso da dietro imboccando una strada che , dalla parte posteriore degli immobili dove si trova la Libreria Grande, portano all’area commerciale. Altra possibilità di accesso per i perugini ci sarà da via della Valtiera con altre due rotatorie appositamente realizzate oltre alle due presenti. Anche i flussi in uscita saranno divisi, sulla base delle entrate, per evitare o limitare al massimo gli ingorghi. Sempre sul fronte della viabilità nel progetto di Eurocommercial-Coop Centro Italia c’è l’idea di realizzare una stazione di superficie sempre dietro al complesso principale. In realtà si tratta di una fermata dell’attuale tratta ferroviaria che passa proprio lì e per la quale nel progetto è prevista una stazione abbastanza avveniristica sul modello Calatrava di Reggio Emilia.
Ma su questo aspetto non ci sono certezze anche perché la realizzazione dell’infrastruttura è legata all’effettivo passaggio dei treni e alla pressione che la Regione può fare in tal senso su Trenitalia.
L’attuale centro commerciale sarà collegato a Ikea da un’innovativa galleria di circa 19.500 metri quadrati lordi (comprensivi di magazzini) che prevede un’area commerciale da destinare all’ampliamento dei negozi esistenti e di nuove medie e grandi superfici non esistenti sul territorio di Perugia.
Sono circa 1.500 i metri quadrati da destinare a piccoli esercizi, all’incirca la metà dei quali non presenti attualmente nel mercato locale. Le trattative sono aperte con Pimkie, North Sails, Accessorize, Sorbino, Piquadro, Claire’s (oggettistica, già presente in alcuni centri commerciali) e Gutteridge. Tempi&occupazione
Nel progetto, Eurocommercial e Coop Centro Italia, stimano 24-26 mesi di interventi per la realizzazione di tutto il complesso. Se si pensa che oggi per costruzione di un ipermercato ci vogliono mediamente dieci dodici anni dall’idea al taglio del nastro si comprende quanto influiscano i tempi per il rilascio di autorizzazioni e permessi vari. Se tutto procederà come previsto per Collestrada 2020 non dovrebbero esserci intoppi né a livello politico vista una convergenza di massima di quasi tutte le forze politiche che compongono il consiglio comunale ne di attuazione. Anche perché sono in ballo 1.000 posti di lavoro e un investimento complessivo di circa 140 milioni di euro.