Il Ristorante SeidiVino di Castiglione del Lago ha creato e registrato il marchio “La Cultura Buona“, un modo innovativo di aiutare la cultura, facendo sistema e creando una sinergia virtuosa con le associazioni culturali castiglionesi. Dal 2013, anno dell’apertura, SeidiVino ha varato un programma a sostegno della cultura rappresentato dall’hastag #seidivinosostienelacultura. Con “La Cultura Buona” si vuole fare un passo in più e creare una rete virtuosa basata sulle sinergie di paese dedicata alle associazioni culturali che aderiscono e che hanno un progetto di investimento da finanziare, che generi una ricaduta culturale diretta sul territorio al fine di potenziare il rapporto stretto esistente tra economia locale e cultura. La presentazione è avvenuta ieri al SeidiVino in una affollata serata che è servita già a raccogliere fondi per il primo progetto di recupero, proposto dalla Confraternita di San Domenico: il restauro di un antico organo a canne del XVI secolo. Si tratta di un organo positivo, in cassa lignea in noce riccamente decorato con intagli dorati e dipinti in tutte le sue parti; le canne di facciata sono in stagno, le canne interne in piombo quasi puro; i due mantici a cuneo sono azionati tramite corde; la tastiera di 45 tasti con ottava corta, ha i diatonici in bosso e i cromatici in noce tinto nero. Il costo totale del recupero che servirà a farlo tornare perfettamente funzionate e utilizzabile per concerti, eventi e cerimonie, ammonta a circa 50 mila euro. «Per molto tempo abbiamo fatto del nostro meglio – spiega il proprietario Filippo Santiccioli – per aiutare o finanziare le attività culturali sul territorio, tramite raccolte pubblicitarie, donazioni, lotterie, cene ed attività varie: è arrivata l’ora di cambiare modello e mettere in rete le “buone pratiche” tipiche di una comunità, attraverso la sinergia tra cultura e buona tavola che, è bene ricordare, è cultura anch’essa. Sono fermamente convinto che allargando la rete dalle persone di buona volontà e mettendo in circolo le buone pratiche si possa dare molto di più al paese di quanto una sola attività possa mai dare, specie se per farlo in realtà si deve solo scegliere di frequentare le attività commerciali del proprio paese senza “spendere” nulla. Da oggi inizia il SeidiVino, ma spero che se l’iniziativa avrà successo, dall’anno prossimo, possano seguire il nostro esempio anche altre attività castiglionesi».
Ogni associazione aderente avrà nel menu un piatto speciale dedicato e la scheda del progetto culturale a cui quel piatto è abbinato direttamente sul menù: per ogni “piatto cultura” venduto a qualsiasi cliente SeidiVino donerà 2 euro al progetto e in più per tutti i soci dell’associazione c’è la possibilità di attivare due opportunità di finanziamento una, denominata “10+10”, che consiste nel 10% di sconto sul conto totale per favorire la partecipazione del socio, e un ulteriore 10% di donazione all’associazione; la seconda possibilità di contributo, denominata “raddoppio”, comporta il raddoppio della donazione sul “piatto cultura”. Per la Confraternita di San Domenico il piatto prescelto è il “Persico reale del Trasimeno e purea di ceci” dal 2 al 10 agosto.
La venerabile Compagnia di San Domenico in Soriano di Castiglione del Lago è stata fondata nel 1638; era aperta ai laici ”dell’uno e dell’altro sesso” e si reggeva su precisi “capitoli” o “statuti”. I fratelli indossavano un “sacco” bianco con “mozzetta negra” ed avevano un loro stendardo “nel quale sia dipinta l’immagine di San Domenico da Soriano e le anime che partono per il purgatorio” dietro il quale dovevano sfilare in tutte le processioni che si effettuavano in terra di Castiglione. La Confraternita di San Domenico con il suo gruppo storico “Gli Orti di Mecenate”, ogni anno in occasione dell’8 agosto Festa di San Domenico, rievocano la festa e la processione che i duchi della Corgna, signori di Castiglione del Lago, istituirono nel 1638 come ringraziamento per la miracolosa guarigione della duchessa Eleonora, afflitta da una cancrena al braccio destro. Per la “cura” della terribile malattia fu applicato l’olio della lampada votiva che ardeva di fronte all’immagine miracolosa di S. Domenico nella chiesa di Soriano Calabro, luogo caro alla famiglia della duchessa, i marchesi de Mendoza. In occasione del miracolo, in Castiglione del Lago venne costruita anche la chiesa di San Domenico, sede dal XVII secolo della Confraternita omonima.
«Un sincero grazie da parte nostra – ha dichiarato Giandomenico Pulcinelli, priore della Confraternita di San Domenico – a tutti i nostri soci e ai tanti simpatizzanti che collaborano con noi, anche attraverso altre associazioni amiche. Ringrazio ovviamente Filippo Santiccioli per aver spostato il nostro progetto di recupero che è solo uno dei tanti che stiamo preparando». «Non sappiamo se doneremo tanto o poco – ha replicato Santiccioli -: il primo esperimento dell’anno scorso ha funzionato: intendiamo quindi insistere ed allargare le opportunità anche ai cittadini castiglionesi che riterranno interessante questo modello di partecipazione attiva alla vita culturale del paese. Dopo una prima presentazione allargata a sette associazioni castiglionesi, hanno aderito già due di queste. Oltre alla Confraternita di San Domenico abbiamo l’adesione del Gruppo Folk “Agilla e Trasimeno” vuole finanziare il progetto “Terra e mare. Mediterraneo, un mare per l’incontro tra popoli” attraverso il piatto “Tartare di tonno con olio DOP del Trasimeno”, con una variante per chi non ama il crudo, dal 15 luglio al 1° agosto e poi dal 10 al 16 agosto. In arrivo il progetto dell’associazione Laboratorio del Cittadino, con la quale è già in essere il progetto denominato “coltiviamo la solidarietà” promosso dalla stessa associazione e delle altre associazioni che nei prossimi mesi definiranno i progetti e ci auguriamo aderiscano presto».