E’ stata questa un’estate strana. Normalmente le estati sono o calde e secche (come la scorsa, quella del 2017, caldissima, da record) oppure fresche e piovose. Quest’ultima è stata invece decisamente umida, piuttosto calda anche se non come qualche altra del recente passato, e nel suo mese finale, agosto, anche decisamente piovosa, più della media.
Le temperature non hanno mai raggiunto i valori altissimi di altri anni e non si sono neanche avvicinate ai record del 2017, ma questo non vuole affatto dire che abbia fatto fresco. Abbiamo avuto infatti a luglio e agosto temperature sopra la media di almeno 1 grado, mentre giugno era trascorso invece pressappoco nella norma.
E’ stata però l’umidità la vera protagonista di questa estate. Umidità che ha favorito in modo nettamente maggiore di altri anni le zanzare, che ha reso molte notti umide e persino fresche per i più freddolosi fuori dalle case ma decisamente afose dentro, che ha trasformato temperature reali di 31-32-33 gradi in temperature percepite vicine ai 40 gradi, che ha innescato una serie infinita di temporali pomeridiani a volte più vicini e a volte meno, ma che ad agosto sono mancati davvero raramente e che hanno raggiunto il culmine nella nefasta domenica scorsa, quando la zona di Città della Pieve e Chiusi è stata la più colpita, mentre da Perugia e dal Lago Trasimeno verso nord non cadeva una goccia.
Oggi sembrerebbe la giornata meno incline a “partorire” nuovi temporali, domani già la percentuale salirà intorno al 50-60%, nel senso che ci saranno certamente temporali, il 50-60% è la probabilità che ci prendano.
Infine sabato e domenica passerà il sistema frontale vero e proprio ma non direttamente su di noi, quanto sul nordest e sulle regioni adriatiche. Da noi potrebbero arrivare due distinte ma brevi fasi di pioggia, una meno probabile sabato e una domenica mattina, al massimo a ora di pranzo, lasciando il pomeriggio della domenica all’asciutto ma con un considerevole calo termico, che porterà le temperature massime di domenica dai 30 gradi o oltre a cui ormai siamo abituati, a valori inferiori ai 25 gradi almeno in collina.
Giaime Marchesini.