Home istituzioni La Regione presenta finanziamenti e parla di turismo e collegamenti. Ci sono...

La Regione presenta finanziamenti e parla di turismo e collegamenti. Ci sono anche il Trasimeno e Chiusi

Condividi

Non siamo ancora all'”Altra Umbria” di cui avremmo bisogno in queste nostre terre. Una regione motore di riequilibrio territoriale, di nuove priorità  e di nuovi assetti geografici ed istituzionali.  Però il lavoro controtendenza e di autonoma progettazione che la società civile ed alcuni pezzo della politica hanno fatto in questi ultimi tempi sembra avere dato qualche primo, per quanto insufficiente, risultato. Nel presentare i bandi previsti dai finanziamenti comunitari e rivolti in particolare al turismo, Presidente e Vice Presidente della giunta regionale, hanno fatto riferimento alle risorse previste per il lago Trasimeno, nel progetto ITI, già note da tempo, ma confermate e precisate nella loro destinazione e per la prima volta hanno parlato della strategicità dei collegamenti citando il Trasimeno e soprattutto, la fermata dell’Alta Velocità a Chiusi. Anche se senza specificare le modalità. Prendiamolo come un piccolo passo  sulla retta via e continuiamo a lavorare e vigilare. (g.f)

(aun) “Abbiamo l’assoluta certezza che il 2018 rappresenta il miglior risultato degli ultimi anni per presenze turistiche in Umbria: nei primi undici mesi è stata superata la soglia di 6 milioni di presenze, una cifra che crescerà ulteriormente stante le rilevazioni del mese di dicembre che già testimoniano un andamento eccezionalmente positivo”: si è aperta con queste parole del vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria ed assessore al turismo Fabio Paparelli la conferenza stampa che si è tenuta oggi, a Palazzo Donini, per illustrare anche agli operatori turistici interessati tre nuovi bandi destinati alla promo-commercializzazione dei prodotti  Family e Wedding ed ai progetti dell’area “ITI” Trasimeno. Alla conferenza stampa ha partecipato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.

   “È stato dunque un 2018 da record quello che l’Umbria ha vissuto in termini di flussi turistici ed il positivo riscontro delle presenze turistiche durante le ultime festività ci dimostrano che siamo tornati ad essere tra le mete più apprezzate d’Italia, consegnando ormai al passato le criticità dovute al sisma”. I dati parziali e provvisori di dicembre 2018 testimoniano infatti un incremento del +21,25% negli arrivi e di quasi 14% nelle presenze rispetto al 2017; del +4.33% e +1.58 rispetto al 2016 e del +3.22% e +2.88% rispetto al 2015, anno precedente agli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia nel 2016. I turisti italiani aumentano del +24.60% negli arrivi e +12.55% nelle presenze, mentre l’aumento dei turisti stranieri supera il +14%. Anche per il Trasimeno il 2018 può essere considerato come anno di ripresa dei flussi turistici, facendo registrare un aumento del +7.8% negli arrivi e +3.22 nelle presenze rispetto al 2017; +1.69% e -0.35% rispetto al 2016 e +3.08% e +0.97% rispetto al 2015.

Per Paparelli “un ruolo determinante per la ripresa del turismo umbro è dovuto al lavoro di squadra fatto per riposizionare l’immagine dell’Umbria sui mercati nazionali e internazionali. La programmazione di campagne, strutturali e mirate, su diversi target di riferimento ha dato risultati importanti. Il ‘brand’ Umbria e l’invito a scoprirla – ha ricordato l’assessore – è apparso su diversi mezzi e media, dalle stazioni e mezzi di trasporto delle principali città italiane, alle sale cinematografiche, su tv e radio, quotidiani e pubblicazioni, nella comunicazione web, attraverso partnership con Google, Spotify, e nel coso di importanti eventi nazionali ed internazionali.

Continueremo a lavorare per accrescere la qualità dell’offerta turistica e per mantenere l’Umbria protagonista. Siamo impegnati – ha sottolineato – a sostenere la ripresa dell’area del cratere attraverso misure adeguate a cui stiamo lavorando nell’ambito del Masterplan e a progetti che stiamo mettendo a punto insieme agli operatori e alle associazioni di categoria della zona, alcuni dei quali decisamente innovativi e legati ad esempio al turismo in bicicletta ed ai Cammini”.

   Anche per la presidente Catiuscia Marini “i dati turistici dell’Umbria sono decisamente positivi. Li abbiamo ottenuti – ha sottolineato – anche grazie al lavoro di squadra di Regione, degli enti locali, degli operatori turistici ed economici, un lavoro – ha detto – che intendiamo incrementare, soprattutto nell’area del cratere che ha visto ridurre circa 2000 posti letto a seguito del sisma. Da qui – ha proseguito la presidente – l’impegno anche per il 2019 della Giunta regionale nel realizzare iniziative mirate per superare il ‘gap’ di questa parte dell’Umbria e sostenere i progetti di ricostruzione delle strutture alberghiere e dell’intero tessuto economico commerciale per incrementare le presenze turistiche”.

“Il dato umbro di cui oggi disponiamo – ha aggiunto Marini – è anche frutto di un lavoro mirato e sostenuto da finanziamenti consistenti in luoghi del territorio nazionale che sono finestre per l’arrivo degli stranieri in Italia. Roma e soprattutto Milano sono capitali importanti per il turismo che arriva dall’estero legato al business, alla cultura e al commercio”. Nell’affrontare poi il tema dei collegamenti infrastrutturali dell’Umbria Marini ha ribadito che “con Trenitalia si sta ragionando per migliorare i collegamenti legati alle ‘Frecce’ in direzione Roma e Milano e su altre tipologie di vettori che consentano il collegamento con l’Alta Velocità verso Terni-Orte e verso la Toscana, quindi Chiusi ed il Trasimeno. Si stanno esaminando anche alcune ipotesi, che troveranno eventuale conferma nei prossimi mesi, riguardanti l’Aeroporto San Francesco D’Assisi per destinazioni interne al Paese verso Milano o a supporto dell’Alta Velocità”. Infine la presidente ha evidenziato come “l’approccio integrato sui temi della promozione e dello sviluppo dell’area del Trasimeno che contraddistingue il modello ‘Iti’ è uno strumento che ha dimostrato la sua efficienza e che ha prodotto risultati tangibili, consentendo di incidere in modo strutturale sulle prospettive di sviluppo di un’area che, sull’asse Assisi-Perugia-Trasimeno, è il primo fattore di attrazione per i turisti che arrivano in Umbria ed una sorta di hub da cui ripartire per conoscere la restante parte del territorio. Il metodo che ci siamo dati e che potrà essere riproposto anche nell’ambito della prossima stagione di programmazione comunitaria utilizzando al meglio le risorse a disposizione, produrrà cambiamenti strutturali anche sulle imprese e potenzierà la forza economica e gli elementi di peculiare attrattività di questo territorio”.

   Entrando nel merito dei nuovi bandi “che vanno a qualificare ulteriormente la nostra offerta su due settori tematici, quali Umbria family e love in Umbria, e dell’area territoriale Iti Trasimeno, Paparelli ha ricordato che i bandi sono destinati a imprese aggregate sotto forma di Consorzio o Società consortile che intendono adeguare le proprie strutture alle esigenze delle famiglie in vacanza o alle nozze. Le risorse dei due avvisi, già pubblicati nel Bollettino ufficiale della Regione Umbria del 2 gennaio 2019, ammontano complessivamente a circa 2 milioni e mezzo di euro equamente distribuiti, a favore di progetti che prevedano spese ammissibili tra i 500 mila e i 1 milione 010 mila euro per ogni aggregazione, comprensive dell’importo non superiore a 100 mila euro destinato al progetto di promo-commercializzazione. Beneficiari del Family sono alberghi, country houses, case e appartamenti per vacanze gestite in forma imprenditoriale, campeggi, villaggi turistici e camping village per la realizzazione di interventi legati prevalentemente al rifacimento e alla trasformazione interna delle strutture e alla sistemazione delle aree verdi. Per il bando wedding, un settore che ha in Umbria un fatturato medio annuo per i soli uristi stranieri di oltre 16 milioni di euro all’anno, i beneficiari sono gli alberghi 3, 4 e 5 stelle e le country houses dotati di servizio di ristorazione e le residenze d’epoca gestite in forma imprenditoriale. Tra le spese ammissibili sistemazioni esterne, piscine, centri benessere, suite per gli sposi.

Relativamente al Bando ITI Trasimeno, Paparelli ha ricordato che qui è stato previsto un Bando specifico perché l’area non è ricompresa tra i finanziamenti per le Aree Interne e l’Agenda Urbana.

L’avviso, che ha una dotazione finanziaria di un milione 800 mila euro, è finalizzato alla costruzione e promo – commercializzazione dei prodotti turistici “Le Pievi e i sentieri del Trasimeno” (pensato per la valorizzazione della sentieristica dei colli del Trasimeno, degli itinerari paesaggistico – culturali con il coinvolgimento delle eccellenze produttive), “Trasimeno lago Felice” (rivolto all’out-door e alla valorizzazione delle attività sportive tipiche del turismo lacuale con una particolare attenzione alla personalizzazione e innovazione del format di prodotto) e “Vivi il Trasimeno” (prodotto unico e completo che include tutte le finalità degli altri due prodotti). I contributi sono destinati alle sole imprese ricettive ubicate nei comuni di Castiglion del Lago, Città della Pieve, magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro. Le imprese di servizi, commercio, somministrazione e artigianato, che comunque potranno far parte della rete, beneficeranno invece di risorse del PSR. Saranno finanziati, tra l’altro, interventi edilizi volti alla riqualificazione delle strutture, degli arredi, delle attrezzature, dei software ed hardware, le spese tecniche per la realizzazione dei progetti

L’assessore ha infine ricordato che i bandi presentati fanno seguito al bando già concluso, Low Cost, che con una dotazione di   oltre un milione e mezzo di euro finanziava sia reti di imprese che imprese singole per interventi di innalzamento degli standard di qualità delle strutture alberghiere. Mentre è ancora in corso il bando Charme che con una dotazione finanziaria di oltre 5 milioni 743 mila euro finanzia reti di imprese ed è rivolto alla creazione del prodotto turistico “Umbria Charme”. Sono destinatarie le strutture ricettive di livello medio-alto (alberghi da classificare 4 o 5 stelle, country houses e residenze d’epoca).