Le biomasse derivanti da lavori di manutenzione del territorio e di cura del paesaggio sono una risorsa da utilizzare. Non se ne potrà fare a meno, in futuro, se si vorranno raggiungere gli obiettivi riguardanti le emissioni nell’atmosfera fissati negli accordi di Parigi. Del resto, grazie all’evoluzione delle tecnologie, potrebbero essere ormai fornite ampie e convincenti rassicurazioni alle popolazioni che in genere si oppongono alla realizzazione nei loro territori di impianti che producono energia tramite le biomasse.
Questi alcuni dei temi emersi nel corso del Workshop svoltosi oggi a Perugia, a Palazzo Cesaroni, sullo “Sviluppo di centri logistici per la gestione delle biomasse in Umbria”, un incontro organizzato dalla Comunità Montana Trasimeno-Medio Tevere con la consulenza di Sogesca nel quadro del progetto europeo “greenGain”, finanziato dal programma comunitario Horizon 2020 per la ricerca e lo sviluppo sostenibile.
L’iniziativa, alla quale la Comunità Montana lavora insieme a partner tedeschi, cechi e spagnoli, si propone di individuare soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale, tecnico, economico, organizzativo e gestionale per incrementare e migliorare l’ uso delle biomasse di risulta, prodotte dalle attività di competenza pubblica per la manutenzione e la valorizzazione del paesaggio.
Dopo l’illustrazione, da parte del dirigente della Comunità Montana Louis Montagnoli, delle linee generali del progetto – presenti rappresentanti di tutti i partner europei e delle organizzazioni agricole dell’Umbria – è toccato al docente dell’Università di Perugia Franco Cotana (presidente presso lo stesso Ateneo del Centro di ricerca sulle biomasse e del Centro interuniversitario di ricerca sull’inquinamento e sull’ambiente) illustrare il ruolo delle biomasse nell’ambito delle energie rinnovabili. L’assessore regionale Fernanda Cecchini ha poi parlato dell’impegno di lunga data della Regione sui temi della sostenibilità. Sono seguiti gli intervenuti, tra gli altri, di Andrea Monsignori, responsabile del Servizio Energia della Regione dell’Umbria, e dei referenti tecnici e di ricerca Antonio Brunori e Primo Proietti. Sono state in particolare illustrate proposte tecniche e di buone pratiche, anche attraverso l’analisi di altre esperienze nel settore dell’utilizzo delle biomasse.
Un gruppo di lavoro tra operatori umbri e partner del progetto greenGain ha infine affrontato i problemi legati alla creazione di piattaforme logistiche dove effettuare lo stoccaggio, il trattamento, la selezione e la commercializzazione dei vari tipi di biomasse, con riferimento a quelle prodotte dagli sfalci degli oliveti e dei vigneti, della vegetazione lungo le strade, lungo gli argini dei ruscelli, dei canali di scolo e delle rive del lago, nonché quelle provenienti dagli sfalci delle siepi e degli arbusti dei giardini pubblici. Tutti materiali trattati normalmente come rifiuti.