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L’Ora del Trasimeno

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E’ ora che la gente del Trasimeno si faccia sentire e sia conosciuta meglio.

Ha una storia lunga e significativa, un territorio e un vissuto che l’accomuna. Anche delle aspettative e delle ambizioni in linea con i tempi. Istituzioni spesso dinamiche, ma più ancora tanto volontariato che serve gli altri senza alzar la voce. Gruppi culturalmente vivaci, le cui iniziative e proposte rimangono per lo più senza eco.

Sul panorama calano dall’alto, coi i media tradizionali, le solite voci di chi è già conosciuto e conta nella vita pubblica. Avendo spesso abbandonato la capacità di ascolto, per difendere la propria visuale se non il proprio interesse. L’ORA DEL TRASIMENO nasce appunto per amplificare la voce di chi è meno noto e rappresentato, dargli la possibilità di dire la sua e ragionare sui temi comuni.

Con una chance in più, che viene dai mezzi informatici, in grado di garantire maggiore libertà, con minore spesa, a chiunque voglia farsi conoscere, dibattere sulle priorità, avanzare analisi e proposte. Nello specifico ambito, territoriale e sociale, dei Comuni contigui e delle realtà regionali. Nè mancherà la visuale sul futuro, alla dimensione ‘europea’ di una possibile macroregione Toscana Marche Umbria (l’Emilia ha già optato per il Nordest), o sul diritto al servizio ferroviario dell’alta velocità..

Ai giornali online come questo di giornalisti non ne servono tanti, e nemmeno tanti soldi. Indispensabili invece le persone che vivono il territorio, lo conoscono bene e lo possono raccontare in presa diretta; che nel contatto con i problemi hanno già intravvisto le soluzioni e possono offrire proposte da vagliare. Il giornale raggiunge il suo scopo se diventa appunto lo specchio di questo antico e vivace pezzo d’Italia, la piazza dove incontrarsi e confrontarsi.

Anche aziende e attività commerciali possono trovare ne L’ORA DEL TRASIMENO un veicolo di promozione dei propri servizi e prodotti, sostenendo questa fresca e ironica voce locale. Del territorio dei Comuni di Castiglione del Lago, Magione, Città della Pieve, Panicale, Passignano, Tuoro, Piegaro e Panicale e Corciano. E delle due aree confinanti dell’alto Orvietano con Monteleone, Montegabbione, Fabro, Ficulle e Parrano e della Valdichiana Sud con Chiusi, Chianciano, Sarteano, Cetona, Montepulciano.

Si tratta, come si vede, di un comprensorio rilevante, che va verso i centomila abitanti; con il terziario in grande espansione, ben collegato alle vie normali di transito. Una buona capacità di richiamo dalla natura tutelata e per l’arte che l’arricchisce; confermate dai molti bei nomi italiani, inglesi, tedeschi ed ora anche americani che hanno scelto di stare con noi, qui.

Naturale che per crescere con questi orgogliosi obiettivi non bisogna avere pendenze con il potere politico od economico ed esprimere cultura plurale. E qui il gruppo promotore davvero c’è.

Paolo Scandaletti