Inaugurata alla Torre dei Lambardi la mostra “La Costituzione si è mossa, Storia e storie attraverso gli anni Sessanta” organizzata dall’assessorato alla cultura e curata dall’Archivio Flamigni
Documenti, testimonianze e contenuti web per raccontare i cambiamenti avvenuti in Italia a partire dagli Sessanta fino a tutto il decennio successivo in relazione ai principi della Costituzione, rappresentano il filo conduttore della mostra “La Costituzione si è mossa. Storia e storie attraverso gli anni Sessanta” inaugurata alla Torre dei Lambardi di Magione alla presenza di rappresentanti dei maggiori istituti storici italiani che hanno aperto i loro preziosi archivi per consentire l’allestimento.
La mostra è stata organizzata dall’assessore alla cultura Vanni Ruggeri e curata da Ilaria Moroni dell’Archivio Flamigni in partner con: Aamod – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, EUI – Historical archives of the European Union, Archivio storico della CGIL, Biblioteca archivio Piero Calamandrei, Edizione nazionale delle opere di Aldo Moro, Fondazione Pietro Nenni, Fondazione Gramsci, Istituto Luce, Istituto di studi sindacali UIL Italo Viglianesi.
All’iniziativa ha aderito l’associazione dell’Unione nazionale interpreti teatro
e audiovisivo (Unita) la cui presidente, Vittoria Puccini, intervenuta all’inaugurazione.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Come evidenziato dal percorso espositivo che si snoda sui tre piani e i due semipiani dello storico edificio, l’esposizione si articola in quattro direttrici principali: il lavoro, l’accesso all’istruzione, i diritti civili, la società internazionale aperta, l’idea di Europa attraverso il lungo decennio degli anni Sessanta.
Un’analisi obiettiva degli anni Sessanta, con documenti antecedenti a questa data, che considera sia le ombre sia le luci di una stagione complessa che ha visto non solo il boom economico e la strage di piazza Fontana, l’affermazione dei diritti civili e l’uccisione di John Fitzgerald Kennedy e Martin Luther King, l’arrivo dell’uomo sulla Luna e le battaglie sindacali, il Maggio francese e le marce contro la guerra in Vietnam ma le canzoni dei Beatles e di Mina, la prima marcia della pace di cui fu promotore il perugino Aldo Capitini e la televisione del maesto Manzi.
Sul fronte sociale e del lavoro tra le ombre non si possono dimenticare l’emigrazione di massa, che vide lo spostamento di milioni di italiani dalle campagne e dalle regioni più̀ povere del Sud verso le aree più̀ industrializzate e urbanizzate del Nord e il netto peggioramento delle condizioni di lavoro nelle fabbriche, dove l’applicazione diffusa di metodi scientifici di produzione rese più̀ nocivo l’ambiente di lavoro e insopportabili i ritmi ripetitivi e i carichi pesanti, soprattutto per i lavoratori dequalificati.
Accanto alle ombre, tuttavia, le luci non mancarono, alcune delle quali particolarmente brillanti: tra queste, su tutte, vi fu l’avvio della costruzione del Welfare State, lo Stato sociale, che proprio sul finire del decennio venne finalmente impiantato anche nel Paese grazie al primo pilastro, quello previdenziale.
Il percorso espositivo consente di rivivere i cambiamenti avvenuti partendo dalla scuola, dalla letteratura, dai mezzi d’informazione e comunicazione, dalla nuova consapevolezza delle donne e del loro ruolo, leggendo tutto ciò anche attraverso la cultura popolare, il cinema e la musica e le opposizioni che tendevano al restringimento dello spazio democratico che si stava ampliando come la vicenda del governo Tambroni del marzo-luglio 1960.
Attori aderenti all’associazione Unita (Unione nazionale degli interpreti e audiovisivi) danno voce agli articoli della Costituzione italiana. Tra le voci più note quella di Claudia Gerini, Fabrizio Gifuni, Stefania Rocca, della presidente Vittoria Puccini e dell’attore perugino Francesco Bolo Rossini.
Il visitatore sarà accompagnato da una cronologia che prenderà avvio dal 1946 arrivando alla metà degli anni Settanta. È inoltre prevista la possibilità di utilizzare i propri device per accedere a contenuti audio e video più ampi attraverso qrcode o NFC.
ORGANIZZATORI CURATORI E PARTNER
La mostra, organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Magione e dall’Archivio Flamigni ha come partner: Aamod – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, EUI – Historical archives of the European Union, Archivio storico della CGIL, Biblioteca archivio Piero Calamandrei, Edizione nazionale delle opere di Aldo Moro, Fondazione Pietro Nenni, Fondazione Gramsci onlus, Istituto Luce, Istituto di studi sindacali UIL Italo Viglianesi.
All’iniziativa ha aderito l’associazione dell’Unione nazionale interpreti teatro
e audiovisivo (Unita).
INTERVENTI E PRESENZE ALL’INAUGURAZIONE
All’inaugurazione, organizzata nel rispetto delle norme per la sicurezza sanitaria, interventi di: Vittoria Puccini, presidente dell’associazione Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo (UNITA); Giacomo Chiodini, sindaco di Magione; Vanni Ruggeri, assessore alla cultura del Comune di Magione; Ilaria Moroni, direttrice Archivio Flamigni.
Tra i presenti Ilaria Romeo, Archivio Cgil; Patrizia Cacciani, Istituto Luce; Silvia Calamandrei, Biblioteca Calamandrei; Giovanna Bosman, Fondazione Gramsci; Roberto Campo, Archivio storico Uil; Giorgio Bertuzzi, Fondazione Pietro Nenni; Paola Romi, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggi culturali dell’Umbria; Mario Squadroni, Depurazione storia patria per l’Umbria; assessori comunali, rappresentanti delle associazioni locali.
DICHIARAZIONI
Ilaria Moroni: “Inauguriamo oggi 2 giugno, Festa della Repubblica, data fortemente significativa, una mostra che nasce dalla collaborazione di importanti istituti culturali italiani. Il filo unificante della narrazione è dato dalla difesa e dalla promozione della Costituzione per raccontare come ci si è mossi (politica, sindacati, cittadine e cittadini, istituzioni, movimenti, associazioni) per cercare di applicare i principi che in essa sono espressi. Tante storie attraverso gli anni Sessanta che ci raccontano i percorsi e le conquiste di tante donne e uomini che hanno lottato e resistito per difendere la democrazia”.
Vanni Ruggeri: “Oggi 2 giugno Festa della Repubblica data simbolica per l’intera nazione, 75 anni di storia Repubblicana che l’amministrazione comunale di Magione ha inteso celebrare e onorare non solo con le dovute celebrazioni di carattere istituzionale, ma come sempre più spesso avviene in occasioni come queste dando modo di approfondire con prodotti culturali e l’impegno della ricerca un tema come quello della Costituzione e della sua storia.
Una mostra non solo di carattere storico e documentario in cui trovar conto di un decennio straordinario per la storia repubblicana, un decennio segnato da luci e da ombre, un decennio simbolicamente costretto fra il Governo Tambroni e i moti studenteschi del Sessantotto, fra le prime rivendicazioni sindacali e la formalizzazione dello Statuto dei lavoratori. Una mostra che non parla del nostro passato ma del nostro presente. I temi chiave della mostra sono di stringente attualità, sono quelli dei diritti civili, dell’emancipazione femminile, delle lotte per la tutela del diritto al lavoro e per la creazione e la stabilizzazione di un solido sistema di welfare.
È una mostra che intende riflettere sul passato ma come ogni prodotto della storia intende interrogarlo con le interroga con le domande del presente, ed ecco allora che le parole della Costituzione diventano altrettanti moniti per quello che deve essere sempre l’attenzione vigile
nei confronti del rispetto e dello sviluppo delle tutele costituzionali, in particolare dei principi fondamentali della Costituzione. Ecco allora che la Costituzione si è mossa non solo simbolicamente, la Costituzione è chiamata ad essere non solo il solido presidio del nostro vivere civile ma anche un oggetto in movimento da rinnovare ogni giorno con l’impegno civile di tutti noi
Vittoria Puccini: “L’Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo, è stata felice di rispondere all’invito del Comune di Magione in occasione di questo importante evento.
Lo spirito, imprescindibile, che ha animato e che continua ad animare i cuori dei cittadini che hanno voluto fortemente la nostra magnifica Carta Costituzionale, muove anche le nostre migliori intenzioni di supporto a questa preziosa iniziativa. Alcuni interpreti della nostra associazione hanno attivato una collaborazione con l’ufficio cultura del Comune di Magione per promuovere e veicolare al meglio i contenuti della mostra mentre alcuni nostri associati hanno dato voce agli articoli della Costituzione”.
INFORMAZIONI MOSTRA
Torre dei Lambardi
Gestione Sistema Museo
Apertura 2 giugno – 3 ottobre 2021
orari da giovedì a domenica: 10.30/13-15/18
Tel. 075 847 3078