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Panicale. Cava Cerreto. Dopo il parere negativo della Regione, in un comunicato, la soddisfazione di comitati, operatori turistici e imprese agricole

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(comunicato stampa) Le associazioni e i comitati locali, gli operatori turistici e le imprese agricole che, insieme, si sono battuti per la tutela della parte nord-est del territorio di Panicale a confine con il Lago Trasimeno, esprimono grande soddisfazione per la conclusione dei lavori del procedimento Paur sulla Cava di Cerreto, che ha sancito il diniego all’autorizzazione di sfruttamento richiesta dalla nuova impresa proprietaria Fagiolari Srl.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per questo risultato, dal punto di vista delle istituzioni, in primis il Senatore Luca Briziarelli, che già da tempo si è fatto carico del problema, delle esigenze dell’intera economia locale e delle preoccupazioni per il forte ed irreversibile impatto che avrebbe avuto lo sfruttamento della Cava, per quelle imprese che hanno creato una solida vocazione, di quella parte del territorio, al Turismo di nicchia e all’agricoltura di qualità basata sulla biodiversità. Il suo concreto impegno con l’allora sottosegretario ai beni culturali, Lucia Borgonzoni e quello successivo che lo ha visto proporre ben due interrogazioni parlamentari e condividere insieme al nuovo governo regionale, un risultato finale che ha ben ponderato le esigenze di un territorio che basa la sua vocazione economica sulla bellezza dei paesaggi che hanno ispirato il Perugino, e che rappresenta fonte di occupazione e lavoro per centinaia di persone. Vogliamo inoltre ringraziare la Regione dell’Umbria ed in particolare, la Presidente Donatella Tesei, l’Assessore all’agricoltura e all’ambiente Roberto Morroni, innanzitutto per aver deciso in tempi brevi senza la necessità di tenere tutti con il fiato sospeso dietro a lungaggini burocratico-amministrative, ma anche per aver saputo ascoltare la voce e le ragioni dei comitati, dei cittadini e delle imprese, atteggiamento non affatto scontato, almeno dalla politica che ha governato la nostra Regione fino all’ottobre scorso. Prendiamo atto che la nuova amministrazione regionale passa dalle parole ai fatti concreti, praticando un cambiamento vero, che non è solo uno slogan elettorale. L’interesse pubblico è prevalso rispetto a quello privato che, seppur legittimo, avrebbe riguardato i profitti di una sola impresa. Ed infine, non certo per importanza, ringraziamo l’impegno di tanti cittadini, delle associazioni ambientaliste, (FAI Italia Nostra WWF il Riccio) che ci hanno sostenuto con una forte spinta motivazionale nel preservare la vocazione di una delle più belle zone dell’Umbria che ha prevalso sulla possibilità di accettare una attività industriale di forte impatto come lo sfruttamento della Cava, che avrebbe cancellato per sempre imprese e occupazione, cambiando la vita di una intera comunità.

Ora l’impegno è quello di guardare al futuro, di dialogare con l’imprenditore, che non si è sottratto al confronto, per cercare di attivare un progetto che il PTCP provinciale prevede da ben 28 anni ovvero il parco archeologico, che ben si integrerebbe con il tipo di sviluppo prevalente.

Per Comitato Civico per Panicale Francesca Caproni (portavoce)

Per Comitato No Cava di Cerreto Dante Barluzzi

Per Coordinamento degli imprenditori in difesa del territorio Fabio Fioretti

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