(Cittadino e Provincia) La scienza “non è di genere”. Lo hanno dimostrato le giovani studentesse coinvolte nel progetto Erasmus+ “ScienceGirls”. Due anni di scambi transnazionali, finalizzati alla realizzazione di linee guida per l’apprendimento delle cosiddette discipline STEM e volto a favorire la scelta di carriere scientifiche da parte delle ragazze.
Protagoniste del progetto le alunne dell’Istituto comprensivo Panicale – Piegaro – Paciano insieme ad altre colleghe provenienti da Romania, Lituania, Regno Unito, Catalogna, Grecia, Turchia e Slovenia. Ed è stato proprio l’istituto umbro ad ospitare nei giorni scorsi il meeting finale del progetto, che precede gli eventi moltiplicatori che ogni paese terrà nelle prossime settimane.
Sedici docenti e sette ragazze, provenienti dai paesi partner, sono rimasti in Umbria per alcuni giorni per lo scambio finale delle esperienze. In questo periodo sono stati anche ricevuti in Municipio da rappresentanti dell’Amministrazione comunale tra cui il sindaco di Panicale Giulio Cherubini.
Come detto, il progetto ha tenuto impegnate le studentesse per un periodo di due anni, durante i quali, secondo quanto riferiscono dalla scuola, “hanno potuto sperimentare come sia possibile abbattere le barriere culturali e dimostrare che non esistono differenze di genere nella capacità di apprendere le materie scientifiche”. Come dire, le ragazze possono appassionarsi esattamente come i ragazzi alle scienze e alla tecnologia, intraprendendo percorsi in questi ambiti con ottimi risultati.
Per l’Italia, l’evento moltiplicatore finale si terrà a Foligno il 7 luglio nell’ambito della manifestazione SHU 2018 (Social Hackathon Umbria).