(Rassegna stampa dal Corriere dell’Umbria di Luigina Miccio)
Se la vostra macchina è dotata di un sofisticato sistema di parcheggio assistito è molto probabile che nell’impianto ci siano delle parti realizzate al Pischiello, nell’azienda leader umbra del settore Art advanced solution fondata dell’imprenditore Giancarlo Luigetti. Un’azienda che in un decennio ha saputo dare risposte ai maggiori produttori di macchine di lusso e che oggi ha la necessità di personale specializzato in grado di competeré in un mercato sempre più esigente e innovativo. Una ricerca che vede nell’Università il suo punto di riferimento come dimostra la visita che il rettore dell’ateneo perugino, Franco Moriconi, ha fatto all’azienda accompagnato dallo stesso Giancarlo Luigetti.
Moriconi ha potuto valutare personalmente le potenzialità della società che da lavoro a circa centoquaranta persone, età media 35 anni. Sono 140 i dipendenti, età media 35 anni e forte senso di fare parte della squadra di cui molti provenienti proprio dall’ateneo perugino, che qui trovano, oltre un alto livello tecnologico, un concetto di vita aziendale che, come ha dichiarato lo stesso Luigetti, prende ispirazione dal modello di Adriano Olivetti.
Grazie al lavoro delle divisioni presenti, e attraverso un ciclo completamente interno, Art controlla ogni fase della lavorazione garantendo la tracciabilità di ogni processo e facendosi garante, verso il cliente, della qualità del prodotto il cui controllo non viene fatto a campione ma per ogni singolo strumento. Tra le figure più richieste: ingegneri, matematici, tecnici che siano in grado di progettare prodotti innovativi in un mercato automobilistico che, per la forte attività di ricerca di cui è oggetto, rende obsoleti in poco tempo i servizi forniti. L’incontro è stato occasione, per la parte aziendale, di spiegare le proprie necessità a cui il rettore Moriconi ha risposto proponendo un accordo quadro in cui possano confluire gli accordi già presi con singole facoltà e lavorare allo scopo di istituire corsi universitari extra-curriculari in grado di formare figure professionali per questi particolari settori.
La visita è proseguita negli spazi comuni che rispondono tutti all’idea che per lavorare meglio si deve “abitare” in un luogo bello e rispettoso della persona. Un concetto di lavoro che si sposa perfettamente con il luogo scelto: la splendida villa è circondata da boschi con scorci del Trasimeno.
A integrazione dell’articolo mi piace ricordare che non solo molti degli ingegneri che lavorano in ART provengono dall’Università di Perugia, ma che al momento della creazione del centro del Pischiello (2008) sono confluiti in ART alcuni spin-off Universitari del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia, i quali già vantavano collaborazioni di ottimo livello (Telemetria per F1,etc.) con ART stessa e con il gruppo Magneti Marelli Motorsport (a quei tempi, 2000-2002 era il cliente principale di ART). Insomma, così come senza ART quegli spin-off avrebbero probabilmente avuto una vita più difficile sul mercato, è probabilmente altrettanto vero che ART difficilmente sarebbe riuscita a sviluppare il centro del Pischiello senza la presenza di quegli spin-off Universitari, la dedizione dei professori coinvolti in quegli spin-off, e le preziose competenze umane che quegli spin-off erano stati in grado di trattenere in questa regione. Insomma, quando si può, parliamo bene dell’Università e diamole il giusto risalto nell’informazione. A scanso di equivoci, il sottoscritto non ha mai fatto parte degli spin-off universitari precedentemente menzionati. Prof. Paolo Banelli, Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia