(Cittadino e Provincia) Regione Umbria, Comuni di Piegaro e Panicale ed Enel Produzione hanno firmato il Protocollo di intesa per la riqualificazione dell’area industriale di Pietrafitta, che si innesta sull’Accordo quadro sottoscritto nel 2016 da Regione ed Enel per garantire un futuro sostenibile ai siti di Bastardo e Pietrafitta.
Con la firma del protocollo, siglato dal vicepresidente della Regione Umbria, dai sindaci di Piegaro e di Panicale e dal responsabile Italy O&M CCGT/Oil & Gas di Enel Produzione, entra così nel vivo a Pietrafitta il progetto Futur-E, il piano di Enel per la riqualificazione di 23 impianti termoelettrici italiani a fonti fossili non più attivi o in fase di dismissione che avranno una destinazione diversa da quella energetica. Nel caso di Pietrafitta, Futur-E coinvolge le sezioni PF3 e PF4 della vecchia centrale a turbogas non più funzionante, mentre il moderno impianto a ciclo combinato rimane regolarmente attivo con il gruppo di produzione PF5.
In relazione a Futur-E, il Protocollo stabilisce che a partire da oggi fino a luglio 2019 Enel e Comuni di Piegaro e Panicale promuoveranno la campagna di ascolto del territorio, che vedrà il Museo Paleontologico agire da incubatore per le proposte e i progetti che ne deriveranno, dopodiché seguirà il lancio del Concorso di Progetti attraverso una procedura privatistica competitiva per identificare e selezionare i soggetti interessati all’acquisto con progetti di riqualificazione dell’area. Il percorso di presentazione del concorso, ricezione delle manifestazioni di interesse non vincolanti e successive proposte progettuali con contestuali offerte di acquisto vincolante, si concluderà prevedibilmente entro marzo 2020 con la scelta definitiva del progetto che si aggiudicherà la selezione.
Nella valutazione dei progetti, oltre all’affidabilità dei soggetti, saranno fondamentali gli elementi di sostenibilità e innovazione che Enel prenderà in considerazione insieme alle Istituzioni, con cui in fase di presentazione del concorso saranno anche promosse iniziative per il coinvolgimento dell’imprenditoria locale all’interno della cornice normativa sia nazionale che comunitaria.
La Regione, sulla base degli impegni assunti dal Vice Presidente lo scorso febbraio, finalizzati a dare esecutività in tempi brevi al piano di riqualificazione di Pietrafitta, ritiene il perfezionamento di questo accordo un elemento strategico per il futuro dell’area della Valnestore, confermando che le istituzioni regionali sono pronte a supportare lo sviluppo delle iniziative produttive che si insedieranno nel territorio anche attraverso le opportunità e le risorse riservate alle Aree di Crisi Non Complessa. La Regione si impegna, inoltre, a collaborare con i Comuni di Panicale e Piegaro anche per la riqualificazione e la rigenerazione dell’area di proprietà della Valnestore s.r.l.
Il protocollo presenta anche altre importanti novità: Enel, infatti, conferma il proprio impegno a verificare la fattibilità da parte di società del Gruppo Enel per installare su una parte delle aree eventuali impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili o sistemi di accumulo con esclusione di impianti attinenti al ciclo dei rifiuti, come da accordi con la Regione e i Comuni e dalle indicazioni pervenute durante il laboratorio di idee svoltosi alcuni anni fa proprio a Pietrafitta. Inoltre, Enel ha manifestato la disponibilità a promuovere interventi di sostenibilità per il rilancio del Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” che si trova accanto all’area di Pietrafitta e che potrà diventare parte attiva nell’ottica della prospettiva legata a Futur-E per la riqualificazione complessiva dell’area, non solo dal punto di vista economico e produttivo ma anche turistico, culturale e ludico-sportivo.
Per i sindaci di Piegaro e Panicale con l’atto odierno si sancisce la chiusura di un percorso lungo venti anni e si apre una nuova fase contraddistinta da un percorso chiaro e certo per questa area che ha come obiettivo finale la riconversione integrale del sito produttivo. Tre per gli amministratori locali sono gli elementi qualificanti del progetto “Futur-E”: i tempi certi per le risposte ai progetti presentati dalle imprese del territorio; l’impegno rispetto alle risorse da destinare a sostegno dei progetti stessi; la definitiva esclusione dell’inceneritore e di qualsiasi altra attività legata al ciclo dei rifiuti.