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Pietro Spadoni ” Frecciarossa. Accorciare Perugia – Chiusi, aprendo la 599 all’altezza di Monte Buono”

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Caro Gianni,

rilevo con rinnovata speranza che tra alcuni rappresentanti delle istituzioni si fa strada la convinzione di mettere mano concretamente alla necessità antica di un più rapido collegamento tra Perugia e Chiusi. Vedo pubblicate (lunedì 27 e martedì 28 Luglio 2020) le foto di tre consiglieri della Regione Umbria: la Vicepresidente del consiglio regionale, Simona Meloni, e i consiglieri Andrea Fora ed Eugenio Rondini con il sindaco di Chiusi, Juri Bettollini, alle loro spalle, in una prima foto, il Frecciarossa in sosta e nella seconda foto, la navetta in partenza per Perugia.

Alla notizia seguono i commenti dei rappresentanti delle Istituzioni che riporto all’attenzione di tutti come virgolettati nell’articolo:

“La stazione di Chiusi – commenta il sindaco Juri Bettollini – può rappresentare uno degli snodi più importanti per i collegamenti dell’Italia Centrale. I risultati della prima stagione del Frecciarossa hanno dimostrato che il treno e l’Alta Velocità possono essere un’opportunità di turismo, ma anche di lavoro eccezionali ed è per questo che i territori devono continuare a investire e a credere in questo progetto”.
“Finalmente l’Umbria torna a parlare con la Toscana –  aggiunge Simona Meloni – grazie in primis alla buona volontà degli amministratori e oggi anche della politica che riconosce un primo passo per il lancio di progetto integrato di valorizzazione complessiva, attraverso un sistema di comunicazione ma anche di promozione ambientale, economia e turistica. Questa navetta andrà ampliata con un’offerta più completa che comprenda anche il Trasimeno sud e soprattutto integrata nel progetto più ambizioso della Perugia-Chiusi via Valnestore attraverso lo sfondamento della Pievaiola.” 
“Siamo soddisfatti – dichiara Andrea Fora consigliere del Patto Civico per l’Umbria – che la nostra mozione sia stata accolta e che oggi possiamo vedere la navetta Chiusi Perugia attiva. Ovviamente questo è un primo segnale e non pensiamo che in questo modo possiamo risolvere i problemi di collegamento infrastrutturali della nostra Regione, ma è comunque importante perché dimostriamo che l’asse Perugia Chiusi è centrale non solo per le comunità che lo abitano, ma anche per uno sviluppo economico, sociale e turistico che deve andare oltre i confini regionali per abbracciare un’ottica di filiera integrata”.
“Il servizio di collegamento che inizia oggi – dice Eugenio Rondini, consigliere regionale della Lega – è importante sia per i territori della Toscana sia per quelli dell’Umbria e sicuramente andrà sviluppato e incrementato. Dobbiamo abbattere questa idea di barriera ideologica al confine dei territori perché solo lavorando insieme potremo cogliere opportunità nuove di rilancio e sviluppo”.

Ognuno potrà dare le valutazioni che crede alle dichiarazioni che ho riportato, tuttavia non posso esimermi qualche osservazione:

– Rimane di palese evidenza che rendere più veloci e funzionali i collegamenti e le infrastrutture con “Chiusi alta velocità”costituisce la chiave di volta per lo sviluppo economico – sociale del sud del Trasimeno e non limitato alle sole attività turistiche.

– Rimane di palese evidenza che questa caratteristica economico-sociale si consegue esclusivamente, dalla possibilità che da Perugia, Corciano, S.Sisto /Silvestrini, Ellera, Quattro Torri, Solomeo si raggiunga Chiusi anche senza (evitando di) passare per Magione e per Tavernelle, ma aprendo la 599 all’altezza di Monte Buono sulla Val Lupina, Solomeo, Ellera-Corciano, migliorando e utilizzando gran parte della viabilità esistente in quel versante, riducendo la distanza da percorrere per Chiusi di 10 KM ed oltre.

– Rimane di palese evidenza che già oggi il tratto della 599 su Magione risulta costantemente intasato e ad altissimo rischio di incidenti, lo stesso intasamento si compone, sulla Pievaiola tra S.Sisto e lo svincolo per Mugnano, anche al netto dei lavori di miglioramento in corso.

– Rimane di palese evidenza che questa serie di obbiettivi organicamente collegati non saranno raggiunti allargando qualche curva in alcuni tratti dei percorsi attuali.

– Rimane di palese evidenza che le Istituzioni Locali, le persone che le compongono, individualmente o in gruppi organizzati, ma soprattutto i Sindaci dei Comuni del Trasimeno-Pievese ed anche il Comune di Corciano e di Perugia promuovano questa urgente necessità attivando la Regione e gli Enti competenti per realizzare questa opera che ormai si rileva indispensabile.

Pietro Spadoni