Primo giorno di scuola per i quasi 1900 studenti delle scuole di Castiglione del Lago: 350 alunni della Scuola dell’Infanzia divisi nelle 6 sedi di Castiglione, Pozzuolo, Piana, Vaiano, Gioiella, Sanfatucchio e Macchie; 677 alunni della Scuola Primaria nelle sedi di Castiglione, Sanfatucchio e Pozzuolo; 402 studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado nelle sedi di Castiglione e Pozzuolo e infine 460 studenti della Secondaria di Secondo Grado.
Il sindaco Matteo Burico ha augurato buon lavoro portando una lettera e regalando una copia della Costituzione Italiana agli oltre 1500 ragazzi della Primaria e delle Secondarie, accompagnato dalla vicesindaco Andrea Sacco e dalle dirigenti scolastiche Stefania De Fazio e Eleonora Tesei.
«Un momento importante quello di oggi – ha affermato la dottoressa Tesei – che possono conoscere il nuovo sindaco di Castiglione, che saluta i castiglionesi e anche gli studenti delle superiori che provengono dai comuni limitrofi, come per esempio Fabro, Monteleone, Ficulle, Chiusi, Cortona: una scuola in ottima salute che cresce con un significativo aumento di quasi cento unità rispetto all’anno precedente. Molto importante l’omaggio della Costituzione che diventa oggetto di approfondimento per tutti e soprattutto per gli studenti che affronteranno l’esame di maturità nel prossimo giugno».
Il sindaco Burico, rivolto agli studenti delle superiori, ha sottolineato l’importanza delle nuove generazioni nel futuro di Castiglione e dell’intero Paese: «Regalare la Costituzione Italiana accompagnata da una lettera mi è sembrato il modo migliore per augurarvi un buon anno scolastico e un futuro di soddisfazioni. Cercate di leggere qualche pagina della Costituzione, anche fra qualche mese o qualche anno: la nostra legge fondamentale contiene i valori di convivenza, di civiltà, di pace e di fratellanza che saranno necessari sempre per il vostro futuro. Come ci ha insegnato Piero Calamandrei, la Costituzione è l’albero della nostra libertà e ha radici lontane ma sta a voi, con le vostre cure, non far seccare queste radici. Voi dovrete essere i protagonisti: il futuro è vostro, prendetelo e cambiate il mondo».
Questo il testo della lettera del sindaco: «Con l’occasione dell’inizio di un nuovo anno scolastico, desidero rivolgervi un grande augurio di buon lavoro. Il mio augurio va a chi ha già intrapreso il percorso scolastico ed è pronto per una nuova sfida, a chi affronta l’ultimo anno e si prepara all’Università o al mondo del lavoro e, soprattutto, ai più piccoli che varcano la soglia della scuola per la prima volta. Mi preme inoltre ringraziare insieme a voi tutto il personale docente e tutte le professionalità che dedicano la loro vita alla vostra educazione e alla vostra istruzione. In questi anni bellissimi, affidatevi a loro per costruire il vostro futuro e ricordate sempre che quello che sarete dipenderà dall’impegno, dal sacrificio e da tutti i buoni esempi che riuscirete a seguire. Sappiate che per me è una grandissima emozione potervi scrivere da Sindaco e sperare che possiate ricordarvi di questo giorno come un giorno importante per la vostra vita. Spesso penso che la mia missione più importante sia proprio questa: lasciarvi in eredità un futuro in cui l’impegno sia lo strumento per garantire la realizzazione di ciascuno di voi, farvi innamorare della vostra comunità affinché ne abbiate cura, dimostrarvi che con la partecipazione democratica si possono cambiare davvero le cose. Tra di voi, anche se oggi non ci pensate, ci saranno i futuri professionisti, operai, commercianti, artigiani, professori ma anche sindaci, amministratori e, perché no, parlamentari. Nella vostra vita privata e pubblica, dovrete affrontare scelte e sfide difficili per le vostre famiglie, per i vostri figli, per il vostro Comune e per il nostro Stato ed è per questo che come Amministrazione abbiamo voluto affidarvi il tesoro più prezioso: la Costituzione Italiana, gentilmente donataci dalla Presidenza della Provincia di Perugia. Conservatela, tenetela con cura, abbiate la curiosità di esplorarla. Come ci ha insegnato Piero Calamandrei, la Costituzione è l’albero della nostra libertà e ha radici lontane. Questa Carta, la Costituzione, adesso chiama voi: “Quindi, voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come cosa vostra, metterci dentro il senso civico, la coscienza civica, rendersi conto – questa è una delle gioie della vita – rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è solo, che siamo in più, che siamo parte di un tutto, nei limiti dell’Italia e nel mondo”. La Costituzione è proprio questo: sapere che, quando vi troverete a lottare per un lavoro e un reddito, per i vostri diritti, per combattere le ingiustizie e per le vostre idee, non sarete mai soli. L’ambizione di questa Amministrazione è quella di poter lasciare a voi in eredità la possibilità di fare scelte e di progettare e sognare un paese nuovo nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio e della sua storia».