Home Arte e cultura Programmazione al top al “Temporary Cinema” di Castiglione

Programmazione al top al “Temporary Cinema” di Castiglione

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Due prime visioni e un film d’animazione nella programmazione del “Temporary Cinema” della Casa del Giovane a Castiglione del Lago. «Il Temporary Cinema di Castiglione del Lago è all’avanguardia nel progetto di multiprogrammazione – spiega Piero Sacco presidente di Lagodarte Impresa Sociale – strumento avviato già da qualche tempo da distributori ed esercenti cinematografici per favorire la partecipazione del pubblico e che può risultare decisivo oggi, dopo l’aggravarsi della crisi di presenze dovuta alla pandemia, per favorire il ritorno in sala. Si tratta di offrire al pubblico, pur disponendo di un’unica sala, la possibilità di proporre due film importanti, anche in prima visione, alternandoli in sala ad orari diversi nell’arco della settimana di programmazione. È questo il caso della multiprogrammazione di questa settimana al Temporary Cinema allestito alla Casa del Giovane di Castiglione del Lago, in attesa della riapertura del “Nuovo Cinema Caporali”, ormai imminente. Con il nuovo 007 “No time to die” e “Tre piani” di Nanni Moretti si punta ad offrire il massimo dell’offerta oggi presente sul mercato cinematografico per “accontentare” la più ampia fascia di pubblico. Sta ora agli spettatori rispondere scegliendo di tornare numerosi a frequentare la sala “provvisoria” ma che possiede tutti i requisiti di un vero cinema, con un buon livello di fruizione audiovisiva e di comfort».

Ecco il programma del Temporary Cinema alla Casa del Giovane dal 30 settembre al 5 ottobre. “007 No time to die” giovedì 30 settembre ore 21; venerdì 1° ottobre ore 17.45 (versione originale con sottotitoli in italiano); sabato 2 ore 21; domenica 3 ore 17:45; lunedì 4 ore 21; martedì 5 ore 21. “Tre piani” venerdì 1 ore 21:15; sabato 2 ore 18; domenica 19 ore 21:15; martedì 5 ore 18. Infine una proposta per il pubblico più giovane: “Il giro del mondo in 80 giorni” domenica 3 ore 15:30.

La visione è in sicurezza nel rispetto di tutte le regole anti Covid: è naturalmente richiesto Green Pass (escluso per i minori di anni 12). La prevendita (non obbligatoria) su www.liveticket.it/cinemacaporali: maggiori informazioni su www.cinemacaporali.it

007 No Time To Die” di Cary Joji Fukunaga (Universal Pictures) con Daniel Craig, Léa Seydoux, Rami Malek, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Ben Whishaw, Rory Kinnear (Usa-Regno Unito 2021 – 163 min.).
Ancora una volta Daniel Craig indossa lo smoking su misura di James Bond e si cala nel suo ruolo più famoso quello dell’agente segreto di Sua Maestà per affrontare nel film “No Time to Die” un avversario terribile interpretato dal bravissimo Rami Malek che minaccia il mondo intero. Siamo davanti alla sfida classica tra 007 e il supercattivo di turno in una partita a scacchi che vede come campo di gioco alcuni dei luoghi più suggestivi del pianeta. Ma in realtà il film, che vanta la regia Cary Joji Fukunaka, è molto più di questo. Venticinquesimo film dedicato all’iconico personaggio ideato dalla penna di Ian Fleming e quinto episodio della saga che vede nei panni di 007 proprio Daniel Craig, “No Time to Die” ci mostra in realtà un agente segreto oramai in pensione. James Bond infatti, dopo l’avventura raccontata in “Spectre”, si è ritirato in Giamaica per vivere con la sua amata Madeleine Swann che ha il volto della bellissima attrice francese Lea Seydoux. A richiamarlo all’azione non è l’MI6, ma l’amico della Cia, Felix Leiter, l’attore Jeffrey Wright, che abbiamo visto in questo ruolo anche in “Casino Royale” e in “Quantum of Solace”. Ma dietro la scomparsa di uno scienziato si nasconde un complotto mortale. Nel cast oltre al premio Oscar Rami Malek, sono state confermate le presenze anche di Ralph Fiennes nei panni di M, il capo dell’MI6, di Naomie Harris in quelli di Eve Moneypenny, di Ben Whishaw, ancora una volta l’istrionico esperto di armamenti e tecnologie Q. Come consuetudine, anche “No Time to Die” attraversa diverse straordinarie località, facendo tappa anche in Italia e in particolare a Matera e a Sapri che però viene rinominata nel film Civita Lucana. Le riprese hanno subito qualche rallentamento per un incidente alla caviglia subito da Craig e per un’esplosione sul set per cui sono rimasti feriti alcuni membri della troupe.

Tre piani” di Nanni Moretti (01 Distribution) con Margherita Buy, Nanni Moretti, Alba Rohrwacher, Alessandro Sperduti, Riccardo Scamarcio, Elena Lietti, Adriano Giannini, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi (Drammatico, 119 min. Italia 2021) è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Eshkol Nevo, uscito nel 2017. Tre piani, tre famiglie e la trama del quotidiano che logora la vita, disfa i legami, apre le ferite, consuma il dramma. Al piano terra di un immobile romano vivono Lucio e Sara, carriere avviate, spinning estremo e una figlia che parcheggiano dai vicini, Giovanna e Renato. Al secondo c’è Monica, che ha sposato Giorgio, sempre altrove, ha partorito Beatrice senza padre e ‘ha’ un corvo nero sul tavolo. All’ultimo dimorano da trent’anni Dora e Vittorio, giudici inflessibili che hanno cresciuto Andrea al banco degli imputati. Un incidente nella notte travolge un passante e schianta il muro dello stabile, rovesciando i destini e mischiando i piani. Il cambiamento di prospettiva è quello che rende “Tre piani” interessante e misterioso. Nanni Moretti mette in scena per la prima volta la storia di un altro, affrontando la profusione narrativa delle serie, coi loro intrighi incrociati, i colpi di scena, la partitura corale. Ma è di letteratura che si tratta. Adattamento del romanzo omonimo di Eshkol Nevo, ambientato a Tel Aviv, il film trasloca a Roma padri tossici, mariti infedeli o assenti, donne che amano troppo, bambine incustodite e fantasmi borghesi. “Tre piani” è un film nero che punta la durezza di un mondo in cui gli uomini non si capiscono più. Impensabile anche solo fare corpo “con una minoranza” di persone. L’intransigenza, la sfiducia e l’egoismo dettano i comportamenti dei personaggi guidati sovente dalla paura e dal senso di colpa.

Il giro del mondo in 80 giorni” di Samuel Tourneux (Notorious Pictures), lungometraggio d’animazione (82 min. Francia, Belgio 2021) è «una spruzzata di colori brillanti e una divertente galleria di animali: divertimento e originalità non mancano». La giovane scimmia Passepartout, chiusa nella sua cameretta, sogna il giorno in cui potrà avventurarsi, zaino in spalla, sulle orme del suo idolo, l’esploratore Juan Frog De Leon, detentore del record del giro del mondo nel più breve tempo possibile: novanta giorni. Nel mentre, però, vive in una terra popolata di gamberetti, dove l’avventura non ha spazio alcuno, almeno fino al giorno in cui arriva, in infradito su una tavola da surf, il ranocchio Phileas Frog. Simpatico e sbruffone, inseguito dal gerbillo femmina Fix, che lo accusa di aver rubato dieci milioni di vongoloni, Frog non trova di meglio per cavarsi d’impaccio che promettere di battere lo storico record circumnavigando il globo in soli ottanta giorni. È l’occasione che Passepartout aspettava da sempre, e per la quale vale persino la pena di scappare di casa.