(aun)“Grazie alla disponibilità ed alla collaborazione con la Regione Marche abbiamo deciso di rinnovare, fino al prossimo mese di dicembre 2018, l’Accordo per il trattamento di una parte di rifiuti provenienti dall’Umbria nell’impianto di Ascoli Piceno”. E’ la stessa Fernanda Cecchini, assessore regionale all’ambiente, a dare notizia dell’approvazione da parte della Giunta regionale della sua proposta di continuazione degli accordi già in vigore con la Regione Marche, che permetterà a Gesenu di continuare ad usufruire dell’impianto di trattamento meccanico biologico situato in Località Relluce ad Ascoli Piceno, di proprietà della società Picenambiente S.r.l. per un quantitativo massimo di 10.000 t, da computare a partire dal 19 dicembre 2017, per una quantità giornaliera media indicativa di 60 tonnellate/giorno di rifiuti, per una quantità mensile massima di 1.600 tonnellate/mese di rifiuti, con validità fino a Dicembre 2018.
La Giunta regionale ha dato mandato alla presidente Marini di sottoscrivere il nuovo accordo. Il precedente infatti aveva previsto che la durata dello stesso era pari ad un periodo massimo di 6 mesi dalla data di sottoscrizione e dunque la scadenza sarebbe avvenuta al 19 giugno 2018.
“Nello scorso mese di maggio – ha proseguito l’assessore Cecchini – l’AURI ci ha rappresentato la necessità di prorogare la durata dell’accordo, alla luce del fatto che si sta protraendo la necessità di trattamento del sottovaglio da selezione.
Tra l’altro le quantità ad oggi gestite risultano essere sostanzialmente inferiori rispetto a quanto indicato (10.000 t), e si stima che al 19 giugno i quantitativi trattati saranno dell’ordine di 5.000 tonnellate, pari al 50% di quanto stabilito nell’accordo”.
“Alla luce di tali considerazioni, – ha affermato l’assessore Cecchini – l’allungamento dei tempi dell’accordo, rendendo lo stesso valido fino a tutto dicembre 2018, è dunque una sicurezza strategica per tutto il sistema dei rifiuti dell’Umbria, tale da garantire la continuità del servizio di smaltimento, in un periodo di evoluzione del sistema regionale che tende non solo all’autonomia, ma addirittura al sovradimensionamento degli impianti che è necessario per ovviare a momentanei malfunzionamenti di uno o più impianti tali da rendere insufficiente la capacità di trattamento del sistema regionale complessivo. In questo modo l’Auri avrà la possibilità di progettare al meglio il futuro, attraverso il Piano d’Ambito che è in fase di realizzazione, e Gesenu potrà far fronte alle proprie difficoltà.
Ma la Giunta Regionale – ha sottolineato l’assessore Cecchini – ha anche considerato gli impegni e la disponibilità fornita da Gesenu ad accelerare le procedure per il riutilizzo della discarica di Borgo Giglione da una parte e, dall’altra, di realizzare, nell’impianto di selezione di Ponte Rio una sezione di ulteriori trattamenti e raffinazione del rifiuto secco in uscita, per poterlo trasformare in Css e dunque poterlo collocare sul mercato del recupero energetico aldifuori della Regione Umbria. Sono due impegni molto importanti che, una volta concretizzati, consentiranno anche una migliore e più equa distribuzione di oltre la metà dei rifiuti umbri che sono interessati da questo accordo. Anche perché, come ho avuto già modo di chiedere a Gesenu, è assolutamente necessario che questa Azienda programmi con molta attenzione il futuro e dunque metta in piedi tutti quegli investimenti utili alla gestione dei rifiuti di circa 300mila abitanti, sapendo che non sarà possibile continuare a collocarli in impianti come quelli di Casone e Belladanza che sono dimensionati per bacini di 60-70mila. Infine – ha concluso l’assessore Cecchini – la Giunta regionale ha anche specificato, nella delibera di proroga, che l’attuazione dell’Accordo con la Regione Marche non dovrà comportare oneri aggiuntivi per i cittadini”.