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Sgarbi “stregato” dalla Polvese

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Full immersion del critico nell’Isola del Trasimeno. “Se fossi un pianista la sceglierei per venire a comporre”

Promessa mantenuta. Dopo la visita improvvisata del luglio scorso, quando assicurò di tornare per dedicarsi con più calma alla conoscenza del luogo, Vittorio Sgarbi lunedì scorso è atterrato con un elicottero privato sull’Isola Polvese per una due giorni di full immersion.

Il critico d’arte e parlamentare ha scelto di mettere di nuovo piede sull’isola proprio all’indomani della chiusura della stagione estiva. Così da poterne assaporare l’essenza più autentica.

E sembra proprio essere stato per lui un “colpo di fulmine”. Gli scorci mozzafiato, le bellezze naturalistiche, il silenzio del luogo e le tante testimonianze storiche ed archeologiche non lo hanno lasciato indifferente. Tra lunedì e martedì ha avuto modo, accompagnato dal personale della Provincia di Perugia, di conoscere in profondità la storia dell’Isola e le tante tracce lasciate dall’uomo nel corso dei secoli. A colpirlo in particolar modo i reperti archeologici del Monastero di San Secondo, il Castello, la Chiesa di San Giuliano, la Piscina Porcinai. E poi i punti più panoramici, le spiaggette e il vecchio porto dei pescatori.

“Un luogo perfetto e meraviglioso – ha giudicato Sgarbi –, ora più che mai che con l’interruzione del trasporto pubblico diventa apparentemente inaccessibile. Se fossi un pianista lo sceglierei per venire a comporre le mie opere. L’ho trovata – ha aggiunto – anche molto curata e ben gestita ed organizzata per l’accoglienza. Insomma a mio parere non ha bisogno di niente altro. E’ un luogo dal potenziale molto elevato”.

Gli apprezzamenti del critico sono motivo di soddisfazione per il vicepresidente della Provincia di Perugia, nonché sindaco di Passignano, Sandro Pasquali che li accoglie come ulteriore stimolo “a proseguire lungo il lavoro intrapreso di recupero e valorizzazione dell’immenso patrimonio custodito nell’Isola”. Anche per la consigliera Erika Borghesi le parole di Sgarbi suonano “come ulteriore riconoscimento degli sforzi profusi dalla Provincia nella gestione di un sistema così delicato come è la Polvese”.

Presente alla visita anche il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli.