Home Associazionismo e Volontariato Terziere Castello. Il Presidente Michele Gorello si è dimesso

Terziere Castello. Il Presidente Michele Gorello si è dimesso

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La notizia era cominciata a circolare già la sera del Palio e della cocente sconfitta subita dal Castello al campo de li giochi. ma sembravano le voci a caldo dopo ogni sconfitta, che non è mai digerita nei Terzieri, soprattutto in quello che vanta il maggior numero di vittorie. Poi invece sono venute le prime voci ufficiali, fino alla convocazione dell’assemblea di tutti i soci e alla dichiarazione sulla pagina Facebook che riportiamo.

Michele Gorello, Presidente del Terziere Castello per due mandati, e con una recente elezione qualche mese fa per il terzo,  si è dimesso e a seguire anche altri membri del Consiglio. Non sappiamo quanto queste dimissioni siano irrevocabili. Ma è certo che si tratta di  un momento delicato per il più antico e prestigioso Terziere di Città della Pieve. ed è un momento in cui ci sarà bisogno del contributo di tutti i contradaioli, nessuno escluso, e ci sarà bisogno di calma e sangue freddo. Ma noi vogliamo credere, e lo crediamo davvero,   che sia una crisi di crescita. Perché il Terziere Castello ha avuto ed ha un ruolo troppo importante nella crescita delle rievocazioni storiche e della vita sociale  a Città della Pieve. Un ruolo rivelatosi ancora più importante in questi  ultimi anni. Proprio con la Presidenza di Michele Gorello. (g.f)

Michele Gorello “Ora che e’ pubblicato l’avviso dell’assemblea, posso finalmente informare i contradaioli della mia decisione di dimettermi.
Già la sera di Ferragosto avevo maturato la decisione, deluso da come erano andate alcune cose, ma soprattutto per aver compreso di non essere più capace di gestire le situazioni.
Ho consegnato la lettera al consiglio lunedì sera, dopo la cena dei figuranti. Purtroppo alle mie dimissioni, si sono associate quelle di altri 4 consiglieri. Cosa che ha portato alla caduta del consiglio.
All’assemblea darò le mie motivazioni in modo più esteso.
Qui vi garantisco che è una delle decisioni più dure, controverse, dolorose che abbia mai preso. E che pur avendo continui riscontri quotidiani sulla correttezza della stessa, mi lascia un qualcosa che non mi convince fino in fondo.
Da ieri spero sia in movimento il nuovo, fatto da ragazze e ragazzi meravigliosi, con i quali Ho avuto modo di collaborare, che si prendano sulle spalle il Castello per portarlo ancora più in alto, di dove il nostro gruppo di lavoro è riuscito ad arrivare.
La mia non è una fuga. Voglio ricaricare le batterie, studiare, conoscere altre realtà e poi dare il contributo a chi ci sarà, se lo vorrà.
Grazie a tutti per il contributo, il sostegno e l’affetto di questi anni.”