Si svolgeva oggi presso Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, la prima delle udienze che riguardano il Pronto Soccorso di Città della Pieve, dopo la sentenza del Tar dll’Umbria che obbligava la Regione Umbria a riaprirlo e il ricorso della stessa regione con il braccio operativo della USL al Consiglio di Stato. Presente al dibattimento naturalmente il promotore di questo scontro politico-istituzionale-sanitario, il sindaco di Montegabbione Fabio Roncella, insieme al Comitato per la Salute di Città della Pieve.
Abbiamo estratto dalla sua pagina Facebook uno scambio di battute e di informazioni che riteniamo utili pubblicare per i nostri lettori che stanno seguendo, con grande interesse, da tempo, anche sulle nostre pagine, l’evolversi della vicenda. Naturalmente il tutto è stato autorizzato dall’interessato che ringraziamo. (N.d.R)
“Il Presidente, Franco Frattini (tutti lo ricordiamo Ministro degli Esteri in due governi Berlusconi), ha fatto molte domande e ha lasciato parlare a loro piacimento tutti gli avvocati delle diverse parti; è valsa la pena andare là.
Ha inoltre sottolineato la particolare importanza e delicatezza del tema, meritevole di essere trattato nel merito il prima possibile; ha pertanto fissato l’udienza il prossimo 26 luglio.
Questo scongiura ciò che prima di tutto temevamo, e cioè una estrema dilatazione dei tempi, peraltro comune, che ci avrebbe portati anche oltre la durata del nostro mandato politico, che scade a primavera 2019, rendendo gli esiti ancora più incerti.
Restiamo in attesa di conoscere la decisione sulla sospensiva, che sarà nota forse domani, ma che alla luce dei tempi rapidi dell’udienza di merito non ha più l’importanza fondamentale che aveva alla vigilia.
Ovviamente speriamo comunque che il Consiglio di Stato neghi la sospensiva richiesta da ASL e Regione
In tutta Italia la durata media dei procedimenti, tra TAR e Consiglio di Stato, è di sei anni (fonte: La Repubblica, 19 febbraio 2018); per questo eravamo preoccupati.
E forse, dico forse, su questo magari poteva fare affidamento la controparte, a cui vantaggio avrebbe giocato il tempo che passa…”